Reddito di Cittadinanza, nel 2023 avranno diritto ad un anno intero di sussidio solo i “non occupabili”, mentre gli “occupabili” avranno diritto solo a 7 mesi. La differenza tra gli uni e gli altri può alimentare non poca confusione, anzi “i criteri individuati non hanno senso”. Ne è convinto TPI che in un articolo:
“La domanda, a questo punto, è: come si distingue un “occupabile” da un “inoccupabile”? L’esecutivo ha fissato il criterio in maniera tutto sommato chiara: continuerà ad avere diritto al sussidio – e quindi va considerato “inoccupabile” – chi fa parte di nuclei famigliari al cui interno vi siano minorenni, over 59 o persone con disabilità. Tutti gli altri perderanno l’assegno, in quanto “occupabili”.
Non è necessario essere un esperto giuslavorista né avere un dottorato in statistica per capire che questi requisiti (avere o no in famiglia un minorenne, un anziano o un disabile) nulla hanno a che vedere con la possibilità di trovare un impiego.
Per fare un esempio, a parità di disponibilità economiche, una famiglia di Milano composta da due genitori ultrasessantenni e un figlio 25enne diplomato continuerà a percepire il Reddito, mentre una coppia di cinquantenni di Scampia con la licenzia media ma senza figli lo perderà.