Pubblicato lo stipendio di competenza di gennaio 2023 per i dipendenti della pubblica amministrazione, ma non per tutti: esclusi i supplenti brevi ancora una volta.
I supplenti brevi, coloro che godono di contratti conferiti dai dirigenti scolastici su eventi incerti che non sono passibili di una programmazione (malattia, aspettativa, maternità), non sono solo in attesa della pubblicazione dell’importo di gennaio, ma anche degli arretrati del rinnovo del Contratto Collettivo comparto Scuola. Nei casi peggiori, si tratta anche di arretrati relativi all’estate scorsa.
Quando arrivano gli stipendi NoiPA per i supplenti brevi? Perché per i supplenti brevi ci sono ritardi? Lo spiega Duilio Mazzotti, funzionario del Ministero dell’Economia intervistato da Scuola Informa.
Stipendio gennaio 2023 Supplenti brevi, perché ritarda?
Perché i supplenti brevi ricevono lo stipendio più tardi degli altri? E perché devono ancora essere pagati gli arretrati di settembre, ottobre, novembre o dicembre?
Come spiega Mazzotti a Scuola Informa, per il pagamento delle competenze verso i supplenti brevi ci sono diversi attori che giocano un ruolo fondamentale e che di conseguenza allungano i tempi della procedura di accredito.
Tra questi figura anche la scuola in cui il supplente ha prestato servizio: è la scuola infatti che deve autorizzare il pagamento dopo che NoiPA ha ricevuto il contratto telematicamente e ha calcolato lo stipendio lordo e netto.
Una volta che la scuola ha dato il nullaosta, il contratto passa da “elaborato” a “autorizzato scuola”. Ma non sempre per le scuole è possibile provvedere alla segnalazione: a volte, infatti, il sistema informatico (sidi) non permette loro di autorizzare il pagamento e ciò genera dei ritardi.
Arretrati Supplenti brevi 2022, quando arriva il pagamento?
Altri dubbi riguardano quando arriverà il pagamento degli arretrati per i supplenti brevi. Anche a questa domanda risponde Duilio Mazzotti a Scuola Informa.
Per i supplenti brevi, in passato (per situazioni analoghe) il pagamento si è verificato di norma circa 6 mesi dopo il resto del personale scolastico, come dimostrato dalla prima tornata contrattuale gestita dal sistema NoiPA, nel 2018. All’epoca il pagamento avvenne a fine novembre, mentre tutti gli altri avevano ricevuto l’accredito nel maggio precedente. In quella circostanza, spiega Mazzotti, i conteggi in realtà erano già stati fatti a giugno ma furono bloccati per problemi legati a ragioni tecniche.
Pertanto, considerando che i problemi tecnici del 2018 prolungarono la procedura di accredito addirittura a 6 mesi, ma non è detto che ciò possa verificarsi nuovamente, è lecito aspettarsi il pagamento degli arretrati per i supplenti brevi non prima di marzo 2023 (per i docenti di ruolo o con contratto annuale gli arretrati scuola sono arrivati a fine dicembre 2022). Una conferma dell’anticipazione sul pagamento degli arretrati per i supplenti brevi che aveva già dato TuttoLavoro24.it nei giorni scorsi.
Infine, ricordiamo che negli arretrati potrebbe essere inglobata anche la differenza tra i vecchi e i nuovi importi se gli stipendi sono stati calcolati prima del 7 dicembre e quindi prima dell’adeguamento alle nuove tabelle contrattuali.