La legge di bilancio 2023 entrata in vigore il 1° gennaio ha introdotto importanti novità. Tra queste, importante è sicuramente quella che riguarda il congedo parentale per i lavoratori del settore pubblico e privato, quindi anche per tutti i docenti e il personale ATA che sono genitori.
Vediamo i dettagli di questa novità
Legge di bilancio 2023 congedo parentale: normativa
Questo tema trova fondamento nel testo ufficiale della Legge di Bilancio 2023 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 dicembre. Nel testo infatti così si afferma: “359. Al primo periodo del comma 1 dell’articolo 34 del testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, elevata, in alternativa tra i genitori, per la durata massima di un mese fino al sesto anno di vita del bambino, alla misura dell’80 per cento della retribuzione». La disposizione di cui al primo periodo si applica con riferimento ai lavoratori che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità di cui rispettivamente al capo III e al capo IV del testo unico di cui al decreto legislativo n. 151 del 2001 successivamente al 31 dicembre 2022.”
Legge di bilancio 2023 congedo parentale: requisiti
Stando a quanto si evince dal testo sopra riportato, questa misura si applica nei seguenti casi:
- lavoratori che maturano il diritto dal 1° gennaio 2023;
- indipendentemente per mamma o papà;
- un mese di congedo parentale retribuito all’80%;
- vale entro il 6° anno di vita del bambino o entro il sesto anno dall’ingresso in famiglia del minore nel caso di adozione o affidamento
Ciò significa che tra i mesi spettanti per il congedo parentale il primo di questi, se usufruito entro il sesto anno di età del minore, verrà pagato all’80%.