Da 4 giorni un gruppo di percettori del Reddito di Cittadinanza protesta a Palermo, davanti a Palazzo d’Orléans contro la riforma della misura decisa dal Governo nazionale che prevede la riduzione del sussidio a 7 mesi nel 2023. E la sua abrogazione a partire dal 2024. La protesta ha portato anche allo sciopero della fame.
Ecco perchè ad un certo punto, il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani si è reso disponibile ad un incontro con una delegazione di questi percettori del reddito di cittadinanza. A seguire Schifani ha fatto sapere qual è il senso dell’incontro e cosa intende fare nei prossimi giorni.
«Ho voluto incontrare questi cittadini che manifestano civilmente perché ritengo doveroso ascoltare le loro ragioni. In me troveranno sempre una persona attenta e disponibile. È un tema estremamente delicato, che mette in discussione il futuro di tante persone. Deve essere chiaro che non devono e non possono essere alimentate illusioni su percorsi non praticabili. Il reddito di cittadinanza è una misura nazionale, sulla quale la Regione non ha strumenti per intervenire. Comunque, parleremo col governo dello Stato per capire quali sono le intenzioni di Roma sul futuro di un provvedimento che, evidentemente, non ha funzionato».
Insomma il Governatore sottolineando che la scelta di ridurre il RdC è stata presa dal Governo centrale, ha spostato ogni responsabilità “su Roma” e si è impegnato a parlare con l’Esecutivo per capire quali sono le intenzioni di Meloni & Co. sul futuro del sussidio, posto che la sua soppressione dal 2024 è comunque già legge dello Stato.