Busta paga gennaio 2023 più ricca tra aumenti retributivi e Bonus contributivi. E’ questa la novità attesa da almeno 10 milioni di italiani che a giorni riceveranno il cedolino paga del primo mese dell’anno.
Trattenute fiscali in arrivo, tra addizionali regionali e comunali, questo sì. Ma anche novità che aiuteranno far salire il “netto in Busta”.
Busta paga gennaio 2023: quali aumenti
Gli aumenti che arriveranno nella Busta paga di gennaio 2023 sono quelli derivanti dagli accordi sindacali di rinnovo dei contratti collettivi di categoria avvenuti tra il 2021 e il 2022. La novità non interesserà tutti i lavoratori ma sicuramente una parte sostanziosa visto che a ricevere una tranche di aumento sono i lavoratori, tra commercio industria e artigianato, di ben 11 settori produttivi.
L’altra novità riguarderà solamente i lavoratori dei settori Commercio, Terziario, Distribuzione, Servizi. Per loro niente aumenti tabellari ma solo un elemento Una tantum. Un riconoscimento temporaneo in attesa del rinnovo contrattuale. Gli importi si aggirano intorno alle 200 euro, per conoscerli tutti – sono infatti differenziati a seconda del livello di inquadramento – clicca qui.
L’ultima novità arriva dal fronte legislativo con la Manovra 2023 che ha confermato il Bonus contributivo, l’esonero dei contributi da versare all’Istituto previdenziale a cui accederanno una parte dei lavoratori, facendo così salire la loro liquidità stipendiale:
- fino a 20.000 euro di reddito l’esonero è del 3%;
- oltre i 20.000 e fino a 35.000 euro di reddito l’esonero scende al 2%.