HomeEvidenzaReddito di Cittadinanza, ricarica slitta a marzo in questi casi

Reddito di Cittadinanza, ricarica slitta a marzo in questi casi

Il pagamento del Reddito di Cittadinanza di febbraio 2023 sarà regolare: in primis perché i giorni interessati dall’accredito (15 e 27) non sono festivi, inoltre perché la Legge di Bilancio 2023 prevede l’erogazione nel corrente anno per ben 7 mensilità.

Eppure, potrebbe esserci qualche beneficiario che a febbraio non riceverà il pagamento e che sarà dunque costretto ad attendere la ricarica di marzo 2023. Vediamo in quali circostanze.

Reddito di Cittadinanza, perché INPS lo sospende?

L’erogazione del Reddito di Cittadinanza è vincolata alla presentazione dell’ISEE: senza ISEE aggiornato, INPS sospende i pagamenti perché non riesce a stabilire l’importo mensile da corrispondere.

Il termine ultimo per presentare l’ISEE 2023 ai fini del Reddito di Cittadinanza è scaduto il 31 gennaio 2023. Pertanto, chi non l’ha aggiornato in tempo non riceverà la ricarica di febbraio e dovrà assolutamente rinnovare l’ISEE entro il 28 febbraio prossimo se vuole che il Reddito di Cittadinanza venga sbloccato in tempo per marzo 2023. Il sussidio, infatti, rimane sospeso fino a che non si comunica a INPS il nuovo ISEE aggiornato.

Una volta che l’ISEE sarà stato rinnovato e INPS avrà appurato la sussistenza dei requisiti e del diritto a percepire RdC, l’Istituto Previdenziale darà il via ai pagamenti arretrati rimasti “congelati”. Il diritto al sussidio, infatti, non decade in caso di mancato rinnovo dell’ISEE.

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