Con la risposta a interpello n.192/2023, del 6 febbraio, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito se, alla morte del contribuente, la detrazione delle spese mediche rateizzate spetta agli eredi.
Secondo quanto disposto dal TUIR, per le spese mediche sostenute, si detrae un importo pari al 19%, per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro; nel caso in cui però tali spese eccedono l’importo annuo di 15.493,71, la norma consente di ripartire la detrazione in 4 quote annuali di pari importo.
La rateizzazione della detrazione è ammessa per consentire al contribuente con problemi di capienza dell’imposta di poter beneficiare dell’agevolazione fiscale.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito nel caso di specie, che alla morte del Contribuente la detrazione Irpef sulle spese sanitarie per la parte rateizzata e non goduta, non spetta agli eredi.
Spese Mediche del Defunto come detrarle?
Rifacendosi ai principi della circolare 24/E/2022 dell’Agenzia delle Entrate, viene precisato che, nell’ipotesi in cui il contribuente che ha rateizzato la detrazione delle spese mediche in quattro rate, dovesse decedere prima di aver beneficiato dell’intera detrazione, l’erede è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi per conto del de cuius detraendo in un’unica soluzione le rate residue.
Quindi gli eredi non possono detrarre le spese mediche rateizzate dal de cuius nella propria dichiarazione dei redditi (MOD.730 o UNICO), ma per intero in quella del defunto.