Bonus Edilizia, arriva lo stop totale del Governo, ieri, con decreto legge. Il blocco, secondo quanto si apprende da Il Sole 24 Ore in edicola oggi, riguarda “l’esercizio di tutte le cessioni e gli sconti in fattura per tutte le tipologie di bonus edilizi (quindi: superbonus, econobonus, bonus ristrutturazioni, facciate, sismabonus, barriere architettoniche). Saranno salvi in ambito superbonus, le abitazioni unifamiliari per le quali sia stata presentata la Cilas prima dell’entrata in vigore del provvedimento. Per condomini, invece, si guarderà alla data della delibera e alla Cilas. Per i lavori diversi dal 110% sarà essenziale avere richeisto il titolo abilitativo o iniziato i lavori prima dell’entrata in vigore del decreto”.
“Speravamo in una soluzione che risolvesse il problema dei crediti incagliati, invece non solo non si prospetta nessuna risposta al problema ma il Governo blocca, tranne in limitati casi, la possibilità di continuare ad applicare lo sconto in fattura o a cedere i crediti”. Così il Presidente di Confartigianato Marco Granelli commentando il decreto legge sulla cessione dei crediti approvato ieri dal Governo, che blocca anche l’acquisto da parte degli enti pubblici.
Provvedimento che mette in crisi migliaia di imprese che, secondo la confederazione degli artigiani, nel frattempo avevano “effettuato investimenti ed assunzioni nella prospettiva di primi accordi con i committenti, di poter continuare ad operare garantendo lo sconto in fattura”.
Col blocco all’acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici la questioni si fa ancora più drammatica. Lo sottolineava ieri Ance l’associazione dei costruttori aderente a Confindustria, “gli enti pubblici si stanno facendo carico di risolvere un’emergenza sociale ed economica sottovalutata dalle amministrazioni centrali, senza aver individuato ancora una soluzione strutturale, migliaia di imprese rimarranno definitivamente senza liquidità e i cantieri si fermeranno del tutto con gravi conseguenze per le famiglie”.