Il Rider Deliveroo è un lavoratore dipendente a tutti gli effetti e al suo rapporto di lavoro va applicata la disciplina della subordinazione.
Lo ribadisce la Corte d’Appello di Milano con la sentenza pronunciata il 9 febbraio 2023 presieduta dal giudice del lavoro Silvia Marina Ravazzoni.
“Si tratta – sottolinea il sindacato Uiltucs-Uil in una nota – della prima sentenza di secondo grado in assoluto, in Italia, che conferma i diritti da lavoro dipendente per un fattorino di Deliveroo”.
Al rider spettano dunque i diritti del lavoro subordinato. “Nello specifico i giudici hanno deciso che va instaurata tra le parti un rapporto di collaborazione ex articolo 2 del Jobs Act e l’applicazione della disciplina di un rapporto di lavoro subordinato a tempo pieno di 40 ore settimanali, con inquadramento nel sesto livello del Ccnl Commercio, per 14 mensilità”.
La sentenza arriva proprio nei giorni in cui il sindacato, insieme a Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl sta per aprire un negoziato per un CCNL Rider con Assodelivery, organizzazione che raggruppa i principali colossi del Food Delivery aderente a Confcommercio.
“L’esito positivo di questa sentenza – affermano da Uiltucs – è la dimostrazione che ai rider del food delivery vanno riconosciuti i diritti e le tutele del lavoro subordinato. Questo risultato è frutto di quel viaggio che ci vede impegnati da anni per un giusto inquadramento dei rider e per dare dignità a migliaia di lavoratrici e lavoratori che per troppo tempo hanno vissuto tra sommerso e precariato. Sarà sicuramente uno strumento utile per proseguire con forza e determinazione la trattativa con Assodelivery e Confcommercio”.