C’è la prima data di marzo dell’Assegno Unico per i figli a carico. Mentre INPS è ancora impegnato a liquidare la mensilità di febbraio, ha avviato disposizioni di pagamento anche per marzo.
Attenzione però, perché mese di erogazione e competenza non coincidono. Ciò significa che l’accredito che arriverà a marzo servirà per saldare alcune mensilità arretrate rimaste insolute.
Assegno Unico 2023: in arrivo gli arretrati
Nelle scorse ore, sul Fascicolo Previdenziale di una parte dei percettori è apparsa una data di accredito per marzo 2023. La conferma ci arriva proprio da alcuni di loro:
Giovedì 2 marzo INPS provvederà a liquidare l’Assegno Unico relativo a gennaio a quei beneficiari che ancora lo attendono. Naturalmente si tratta di coloro che prendono la prestazione su IBAN previa domanda a INPS, non dei percettori del Reddito di Cittadinanza che ricevono l’integrazione dell’Assegno Unico in automatico: questi ultimi, infatti, per riscuotere eventuali arretrati devono aspettare la ricarica del RdC di metà mese.
L’arretrato di gennaio è ancora calcolato con il vecchio ISEE, quello presentato nel 2022 ma relativo al 2020. Da marzo, invece, l’importo dell’Assegno Unico verrà ricalcolato prendendo in riferimento il nuovo ISEE. Rimandate a marzo anche altre maggiorazioni.