Uno dei motivi per i quali il Reddito di Cittadinanza può decadere è non presentarsi a uno degli appuntamenti fissati presso il Comune di residenza o il Centro per l’Impiego.
Quando l’SMS di convocazione arriva, infatti, non si può ignorarlo. O almeno, se lo si ignora il prezzo da pagare è alto.
Decadenza Reddito di Cittadinanza: in quali casi?
Il richiedente del Reddito di Cittadinanza al quale viene accolta la domanda è obbligato a sottoscrivere il Patto per il Lavoro e a dare la sua immediata disponibilità a lavorare (DID). Per farlo, viene convocato entro 30 giorni dall’accoglimento della domanda di RdC presso il CpI. Il colloquio servirà a prendere in carico il percettore e all’attivazione dei servizi previsti.
Presenziare all’appuntamento è obbligatorio, pena la decadenza del sussidio. Si perde il diritto a usufruire del Reddito di Cittadinanza quando uno dei componenti il nucleo familiare, infatti:
- non effettua la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro;
- non sottoscrive il Patto per il lavoro o il Patto per l’inclusione sociale;
- non partecipa, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o ad altra iniziativa di politica attiva o di attivazione;
- non aderisce ai progetti utili alla collettività, nel caso in cui il comune di residenza li abbia istituiti.
Per l’elenco completo delle motivazioni si visiti il sito del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali.
La conferma a quanto detto sopra ci arriva direttamente da alcuni nostri lettori, che hanno ricevuto un avviso da parte di ANPAL che comunica loro che la domanda del Reddito di Cittadinanza è decaduta proprio per via dell’assenza all’appuntamento presso il CpI senza giustificato motivo: