Disoccupazione Agricola 2023, ancora pochi giorni per presentare la domanda all’INPS. Nel frattempo è essenzialmente una la novità che interessa i braccianti agricoli: l’importo dell’indennità che si andrà a ricevere nei prossimi mesi sarà più alto di quello del 2022. Vediamo perché.
Disoccupazione Agricola 2023, di quanto aumenta?
Inps annualmente rivaluta gli importi dei vari sussidi, come la Disoccupazione Agricola e la NASpI. E’ sempre stato fermo, invece, il reddito di cittadinanza, variabile all’insù solo nel caso in cui l’ISEE si abbassa.
L’annuncio della rivalutazione della DS Agricola 2023 è arrivato con la circolare numero 14 del 03-02-2023.
Ogni anno, gli importi del sussidio vengono aggiornati in base all’indice ISTAT dei prezzi al consumo e, per il 2023, con riferimento ai periodi di attività svolti nel 2022, l’importo massimo della prestazione ammonta a 1.222,51 euro mensili.
L’importo, come si diceva, è aumentato in base all’indice dei prezzi al consumo (inflazione) di circa 22 euro. Basti pensare che nel 2022 Inps rendeva noto che l’importo massimo era di 1.199,72 euro.
Ad ogni modo, va sempre ricordato, che la Disoccupazione agricola si calcola prendendo a riferimento le giornate di lavoro nel biennio, sottraendo i periodi di lavoro agricolo e non agricolo dipendente (in altri settori) e autonomo oppure le giornate indennizzate da Inps ad altro titolo (ad esempio, per malattia, maternità o infortunio, cassa integrazione).
E l’indennità corrisponderà al 40% della retribuzione di riferimento, a cui Inps sottrae il contributo di solidarietà del 9%.
