HomeEvidenzaScioperi Trasporti a distanza di meno di 20 giorni: la Sentenza

Scioperi Trasporti a distanza di meno di 20 giorni: la Sentenza

Lo Sciopero ogni 20 giorni nel settore Trasporti è possibile. Lo riconosce la sentenza n. 02116/2023 del Consiglio di Stato.

A riferire degli effetti della nuova pronuncia giurisprudenziale sul mondo del lavoro è una nota della Cgil secondo la quale – si legge – la sentenza “scrive una pagina storica a difesa dello sciopero” poiché accoglie “il ricorso promosso dalla FILT CGIL contro la Commissione di Garanzia per l’attuazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali.

Più nello specifico la Commissione Scioperi, a cui la legge del 1990 affida il ruolo di ‘arbitro’ tra le iniziative sindacali di sciopero e il diritto dell’utenza a vedersi garantire i servizi costituzionali minimi (trasporti, sanità, istruzione, ecc.), con una Regolamentazione provvisoria(delibera n.18/138 del 23 aprile 2018)” aveva “pesantemente compromesso il diritto di sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico estendendo, fino a 20 giorni, l’intervallo tra le azioni di sciopero”.

A centro della questione tra Filt-Cgil, sindacato dei lavoratori del settore trasporti (gomma, ferrovia, aereo), e la Commissione c’era dunque il tema degli intervalli tra una azione di sciopero e un’altra. Questo intervallo non può essere stabilito in modo da comprimere il diritto di sciopero garantito dalla Costituzione. La Commissione Scioperi è sì un’autorità in materia ma la sua “discrezionalitàdeve muoversi nell’ambito di “precisi limiti” fissati dalla legislazione.

Di conseguenza – si legge nella nota – la discrezionalità della Commissione deve “essere esercitata con particolare cautela e attenzione, assumendo decisioni che siano il frutto di una accurata istruttoria e che siano caratterizzate, nell’individuazione della misura più opportuna da mettere in campo, da una motivazione puntuale dalla quale sia possibile poter ricostruire nella sua interezza e completezza il corredo informativo che giustifica l’azione autoritativa. La Commissione, ad avviso del Consiglio di Stato, non ha esercitato alcuna cautela e soprattutto non ha dimostrato, di avere svolto una istruttoria completa ed esauriente e, dunque, la necessità di intervenire con ulteriori restrizioni sul diritto di sciopero”.

RIPRODUZIONE RISERVATA – I siti web che intendono riprodurre, anche parzialmente, i contenuti del presente articolo sono tenuti ai sensi della Legge sul Diritto di Autore, a citare la fonte "TuttoLavoro24.it" e a creare specifico link all'articolo. Abusi saranno segnalati a Google e Meta (Facebook) per l'immediata rimozione..
spot_img
spot_img
spot_img
- Advertisment -