Precariato dei Lavoratori forestali, arriva lo stop della Corte di Appello di Venezia.
E’ quanto deciso alcuni giorni fa dai giudici che hanno condannato la Regione Veneto per abuso di precariato ed ora dovrà risarcire 11 operai forestali per abuso di precariato dopo una sequela di assunzioni durata per 10 anni a 165 giornate da marzo a novembre.
Il risarcimento ammonta a 185 mila euro: 16 mila euro per ciascun operaio, il corrispettivo di otto stipendi, e 9 mila euro di spese legali.
Forestali, è legittimo rinnovare i contratti stagionali?
Il ricorso ha riguardato solo una minima parte dei lavoratori che opera nella Regione, dove su 500 forestali la metà sono precari e si trovano nel Padovano, in laguna e nella zona della foce del Brenta in provincia di Venezia e nella provincia di Rovigo.
“Nel privato l’abuso di precariato viene condannato dopo 12 mesi – spiega Maria Teresa Turetta della Cub Veneto – . Nel pubblico impiego è stato praticato con una certa disinvoltura, ma dopo 36 mesi il lavoratore avrebbe diritto a un contratto a tempo indeterminato».
Se per la Corte d’Appello la questione è chiusa ora una evoluzione potrebbe esserci sul piano negoziale. Secondo quanto si apprende dal Corriere Veneto “è atteso lunedì un incontro tra Cub, Regione Veneto e Avisp Veneto Agricoltura per trovare un accordo”.
La Regione infatti, anche in sede di giudizio, ha sempre sottolineato come le assunzioni di personale operaio a tempo determinato erano state attuate secondo le previsioni del contratto integrativo regionale e in base agli interventi programmati sul territorio e alle risorse disponibili. La Regione ricorda inoltre il nuovo Contratto Integrativo Regionale di Lavoro sottoscritto con le organizzazioni sindacali nel 2022 e in cui si è impegnata a destinare fino al 2024 oltre 2,6 milioni a Veneto Agricoltura anche per il rinnovato Contratto nazionale di lavoro.