HomeCronaca sindacaleSanità, più soldi in Busta paga: accordo per 16 milioni di euro

Sanità, più soldi in Busta paga: accordo per 16 milioni di euro

Personale sanitario, in arrivo più soldi in busta paga con l’accordo sul salario accessorio destinato ai lavoratori della settore operanti nelle strutture dell’Emilia-Romagna.

La conferma arriva dalla Regione guidata da Stefano Bonaccini, il noto esponente PD che di recente ha sfidato Elly Schlein alla Segreteria del Partito. Entrano in gioco 16 milioni di euro per il trattamento economico accessorio, secondo quanto stabilisce l’accordo sottoscritto lo scorso 8 marzo dalla Regione Emilia-Romagna con le organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil Fpl in un verbale di confronto.

Nel dettaglio il comunicato rende noto che “non solo sono garantite le risorse che alimentano i fondi contrattuali del personale del comparto delle aziende sanitarie, ma si individuano specifiche risorse economiche aggiuntive – che ammontano a 16 milioni di euro nel 2023 – al lordo degli oneri riflessi ed Irap. I fondi della contrattazione integrativa delle aziende del Servizio sanitario regionale saranno quindi incrementati nella misura massima prevista dal Contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto sottoscritto il 2 novembre 2022, con valore retroattivo a partire dal 1^ gennaio 2022“.

Le risorse – secondo quanto scrive in una nota il sindacato Cisl-Fp – serviranno “per pagare le condizioni di disagio del personale turnista, per la pronta disponibilità e per gli incarichi di organizzazione e professionali che possono essere distribuiti, novità assoluta, oltre che per le ex categorie D/DS, anche alle ex categorie Bs e C dove sono collocati operatori sociosanitari, autisti soccorritori, personale tecnico e amministrativo”.

Accordo Aumenti Sanità 2023: chi è escluso?

Complessivamente sono coinvolti oltre 56mila professionisti del comparto sanitario: operatori e funzionari amministrativi e tecnici non dirigenti, operatori sociosanitari e altri operatori non medici.

Rimane temporaneamente escluso il personale dirigenziale, per il quale si attende la sottoscrizione dei CCNL relativi al triennio 2019-2021 per valutare, con le organizzazioni sindacali, le modalità di impiego delle risorse stanziate dalla legge di bilancio 2022.

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