Definizione Agevolata delle controversie tributarie pendenti 2023, il contribuente ha ancora pochi mesi per fare “pace” con il fisco, presentando la domanda e il versamento dell’importo dovuto, o della prima rata, entro il 30 giugno.
Se non ci sono importi da versare, la definizione si perfeziona con la sola presentazione della domanda.
Definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti, a cosa serve?
La misura consente ai contribuenti di chiudere i contenziosi fiscali, con il pagamento di un importo costituito dal tributo, al netto degli interessi e delle eventuali sanzioni. Se la controversia riguarda esclusivamente l’irrogazione di sanzioni, il valore è pari alle sanzioni stesse.
La rateazione quando è ammessa?
Il pagamento rateale è ammesso solo nel caso in cui gli importi superano i 1.000 euro. In questo caso la rateizzazione è consentita per un massimo di 20 rate trimestrali di pari importo.
Il termine per il pagamento della prima rata scade il 30 giugno 2023, mentre quelle successive (in cui saranno incluse anche gli interessi legali) devono essere versate entro il 30 settembre, 20 dicembre, 31 marzo e 30 giugno di ciascun anno.
Domanda di definizione agevolata 2023, come si presenta?
La domanda deve essere presentata in via telematica, entro il termine del 30 giugno 2023 dai contribuenti abilitati a Entratel o Fisconline o tramite i soggetti incaricati.
E’ possibile inviare le domande per la definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti, compilate mediante il software “Domanda di definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti“.
I file contenenti le istanze da trasmettere devono essere successivamente predisposti con le applicazioni “Entratel” e “File Internet” presenti all’interno della piattaforma “Desktop Telematico” attraverso le funzionalità, rispettivamente, “Documenti – Autentica singolo file” e “Documenti – Prepara file“.