I lavoratori della Scuola ogni mese si trovano di fronte a stipendi diversi e spesso non riescono a capirne il motivo, differenze che non sono giustificate – o sembrano non essere giustificate – rispetto alla status ricoperto.
Ogni mese gli stipendi della scuola sono sottoposti a conguaglio e la cosa finisce con il diventare fastidiosa mentre il problema è meno sentito dagli altri dipendenti pubblici.
Stipendi scuola, perché i dipendenti hanno bisogno di contare su una retribuzione fissa?
Rispetto ai lavoratori autonomi, abituati a una grande flessibilità nelle entrate, chi sceglie di fare il lavoratore dipendente lo fa per la necessità di contare su un’entrata fissa e stabile con la quale programmare la propria vita.
Gli stipendi della scuola, invece, variano di mese in mese e non appena NoiPA pubblica i netti, si scatena una certa ansia, specie sui social.
Come sostengono i nostri lettori, gli stipendi erogati, sono molto bassi e la situazione si è notevolmente aggravata nell’ultimo anno con l’aumento esponenziale delle bollette e delle rate dei mutui, almeno per chi ha stipulato un mutuo con tasso variabile.
Stipendi scuola, troppi organismi entrano in NoiPA a modificare gli stipendi
Fino a qualche tempo fa, solo i servizi stipendi delle Ragionerie Territoriali dello Stato potevano “toccare” lo stipendio degli amministrati. Da qualche anno, tuttavia, le variazioni sono effettuate direttamente dalle Scuole attraverso il SIDI.
Le Scuole quindi caricano le assenze, attivano i contratti del personale a tempo determinato e, per quanto riguarda i supplenti brevi, gestiscono interamente lo stipendio.
Le scuole possono bloccare gli stipendi?
Possiamo rispondere a questa domanda con un “sì”. Nel caso in cui una Scuola segnali assenze in ritardo, potrebbe mandare sotto zero uno stipendio.
Facciamo un esempio. Un’insegnante è in astensione facoltativa per tre mesi con lo stipendio ridotto al 30% da gennaio a marzo. La scuola segnala tutto il periodo di assenza sul mese di marzo che va in negativo in quanto lo stipendio ridotto di marzo non ha capienza per riassorbire i maggiori assegni erogati nei due mesi precedenti.
Come si potrebbe ovviare al problema e dare stabilità alle retribuzioni?
NoiPA emette gli stipendi con circa tre settimane di anticipo. Per esempio, lo stipendio di aprile 2023 è stato emesso il 29 marzo precedente. Se un dipendente, per esempio, prende aspettativa senza diritto a retribuzione dal 10 al 15 aprile, lo stipendio del mese sarà retribuito per intero ma, ovviamente, bisognerà recuperare in un mese successivo i 6 giorni di aspettativa.
L’unica soluzione a questo “problema” sarebbe quella di posticipare la retribuzione del personale statale nei primi giorni del mese successivo per dare il tempo a NoiPA di calcolare esattamente la retribuzione dovuta, così come succede nel privato.
Ma questo non è possibile! Perché?
Perché gli stipendi della scuola sono pagati il 23 del mese?
Gli stipendi del Comparto Scuola – come quelli del comparto Funzioni Centrali – vengono pagati il 23 dello stesso mese in base a disposizione di legge.
La legge che dispone il pagamento anticipato è il D.P.R. 20 aprile 1994, n. 367 regolato dal Decreto del Ministro del Tesoro del 4 aprile 1995.
Soltanto un cambiamento della legge potrebbe consentire di pagare gli stipendi in una data diversa.
Riassumendo: è meglio ricevere i soldi in anticipo e poi sopportare i conguagli oppure sarebbe meglio percepire lo stipendio una ventina di giorni dopo ma con dati più vicini alla realtà?
Ai nostri lettori la risposta.