Scuola, approvato in Consiglio dei Ministri il decreto legge che sancisce un piano di assunzioni a tempo indeterminato di docenti per l’anno scolastico 2023/2024. Così facendo, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara inganna l’attesa dello svolgimento dei concorsi previsti dal PNRR.
Vediamo meglio cosa prevede il decreto, del quale TuttoLavoro24.it ha potuto leggere la bozza IN ESCLUSIVA.
Assunzioni GPS Sostegno: le novità del decreto
Lo scopo principale del piano assunzioni messo in atto col decreto è quello di garantire una continuità didattica agli studenti, riservando particolare attenzione a quelli con disabilità. Il decreto interviene, infatti, per sanare il gap di assunzioni su posti di sostegno, che ogni anno rimangono vacanti.
L’articolo dedicato è il 5. Al comma 5 si legge: “In via straordinaria, esclusivamente per l’anno scolastico 2023/2024, i posti di sostegno vacanti e disponibili che residuano dopo le immissioni in ruolo effettuate a legislazione vigente, sono assegnati con contratto a tempo determinato […], ai docenti inclusi a pieno titolo nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze […], per i posti di sostegno, o negli appositi elenchi aggiuntivi alla prima fascia a cui possono iscriversi coloro che conseguono il titolo di specializzazione entro il 30 giugno 2023.“
La norma (comma 6) stabilisce inoltre che “il contratto a tempo determinato di cui al comma 5 è proposto esclusivamente nella provincia nella quale il docente risulta incluso a pieno titolo nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze o negli elenchi aggiuntivi.”
Nel corso del contratto a tempo determinato i candidati svolgono il percorso annuale di formazione e prova (comma 7). In caso di positiva valutazione delle prove il docente è assunto a tempo indeterminato e confermato in ruolo, con decorrenza giuridica dalla data di inizio del servizio con contratto a tempo determinato nella medesima istituzione scolastica presso cui ha prestato servizio a tempo determinato (comma 8).
Infine, al comma 9 si stabilisce che, sempre a partire dall’anno scolastico 2023/2024, i docenti destinatari di nomina a tempo determinato possono chiedere il trasferimento, l’assegnazione provvisoria o l’utilizzazione in altra istituzione scolastica oppure ricoprire incarichi di insegnamento a tempo determinato in altro ruolo o classe di concorso soltanto dopo tre anni scolastici di effettivo servizio nell’istituzione scolastica in cui hanno svolto il percorso annuale di formazione e prova.
I posti di sostegno ancora vacanti dopo la procedura di scorrimento delle GPS sostegno prima fascia e degli elenchi aggiuntivi potranno essere coperti con la call veloce, ossia l’assunzione a chiamata, volontaria, da altra provincia.
TFA sostegno, novità: niente abilitazione
Importanti novità riguardo il sostegno sono contenute anche nel comma 12, che sopprime l’abilitazione all’insegnamento. Ai percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità accedono dunque coloro che:
- abbiano prestato almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque su posto di sostegno nelle scuole del sistema nazionale di istruzione;
- siano in possesso del titolo di studio valido per l’insegnamento.