Medici in sciopero per due giorni per la mancanza di tutele, le lista di attesa infinite, la burocrazia soffocante e la chiusura di sedi di Guarda Medica. Accadrà il 13 e 14 aprile prossimi in Veneto.
Nella lunga lista dei motivi che portano alla due giorni di mobilitazione anche gli errori di programmazione del numero di sanitari e di organizzazione territoriale e l’eccesso di assistiti per singolo medico (non conformi a quanto previso dall’ACN).
Il Sindacato Medici Italiani (SMI) e il Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani (SNAMI) chiedono, quindi, “la convocazione del comitato regionale per una seria programmazione in base al nuovo ACN; la convocazione del tavolo regionale per l’informatizzazione, per creare la necessaria rete ospedale e territorio; l’abolizione dei piani terapeutici e delle note Aifa; l’autocertificazione dei primi tre giorni di malattia da parte del paziente, la garanzia che tutti i pazienti possono fruire di strutture organizzate con personale funzionale per il medico e il paziente con la previsione di investimenti correnti certi da parte della Regione”.
Saranno comunque garantite le visite domiciliari urgenti ai pazienti non trasportabili, l’assistenza domiciliare integrata e l’assistenza domiciliare programmata per malati terminali e prestazioni indispensabili definite negli accordi regionali, mentre la Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) assicurerà prestazioni non differibili a partire dalle certificazioni obbligatorie, certificati di malattia, prescrizioni farmaceutiche non differibili.