Saranno 766 in più rispetto al 2023 le madri che quest’anno potranno accedere al Bonus per le Neomamme previsto dall‘Umbria. La Regione guidata da Donatella Tesei, infatti, non si è limitata a rinnovare il contributo destinato alle mamme che intendono conciliare la maternità con la vita professionale, ma ne ha anche quasi raddoppiato i fondi.
Nel 2023 sul piatto c’erano 1,14 milioni di euro. Quest’anno ce ne sono 2,059, che permetteranno l’erogazione di 1.716 contributi da 1.200 euro l’uno. L’annuncio arriva dalla stessa Presidente, tramite social:
I requisiti
Il Bonus in questione, come detto, è erogato dalla Regione Umbria. Potranno accedervi le donne che:
- non superano i 30 mila euro di ISEE;
- sono residenti in Umbria da almeno due anni;
- al momento della presentazione della domanda siano occupate, subordinate o autonome, o iscritte al Centro per l’impiego;
- abbiano un figlio nato tra il 4 giugno 2023 e il 3 giugno 2024, in perfetta continuità con il provvedimento della Regione dello scorso anno.
Inoltre, per garantire l’accesso alla misura alle madri che non hanno avuto la possibilità di presentare la domanda nel 2023 perché la nascita è avvenuta a ridosso della scadenza del passato avviso, possono inoltrare la richiesta 2024 anche le madri che abbiano avuto un bambino nel periodo che va dal 24 maggio 2023 al 3 giugno 2023. A condizione che non ne abbiano già fatto domanda lo scorso anno.
Bonus neomamme Umbria, come averlo
La finestra per inviare la domanda per avere il Bonus Neomamma rimarrà aperta per un mese: dalle ore 12 del 26 giugno alla stessa ora del 26 luglio 2024. L’istanza andrà inviata tramite la piattaforma presente all’indirizzo https://puntozero.elixforms.it, previa autenticazione mediante SPID e CIE.
Come fa sapere la Regione Umbria nel comunicato stampa, entro 90 giorni dalla chiusura dell’avviso saranno stilate le graduatorie ed entro i 30 giorni successivi saranno erogati i contributi alle aventi diritto.
L’Umbria non è l’unica regione ad aver previsto degli aiuti per le donne che intendano diventare madri. Anche il Lazio e la Campania prevedono degli aiuti economici simili. Per questo motivo, tutte coloro che intendano mettere su famiglia possono informarsi dal sito della propria Regione se ci sono misure adatte a loro.
