Sul tema della responsabilità civile e penale del datore di lavoro per i casi di lavoratori infetti da Covid19 il modo delle imprese attende un intervento legislativo che faccia maggiore chiarezza sull’esclusione di un loro coinvolgimento diretto. Su Il Sole 24 ore di oggi in Edicola si annuncia una imminente circolare INAIL che dovrebbe rassicurare maggiormente le imprese:
“La nuova circolare interpreta l’articolo 42 del DI “Cura Italia” confermerà i tre punti cardine della misura di profilazione del nuovo rischio: 1) che in caso di accertata infezione da Covid-19 in occasione di lavoro, l’Inail assicura al lavoratore la tutela prevista dalla legge in caso di infortunio sul lavoro; 2) che le prestazioni di tutela assicurate dall’Inail sono erogate anche per il periodo di quarantena o di permanenza domiciliare fiduciaria dell’infortunato con la conseguente astensione dal lavoro; 3) che gli oneri dei predetti eventi infortunistici sono posti a carico della gestione assicurativa nel suo complesso e non vanno a gravare invece sulla posizione assicurativa del singolo datore di lavoro, ossia non opera il meccanismo del c.d. bonus-malus. A queste definizioni si aggiungerà, come detto, la supposta esclusione di responsabilità dell’impresa alla luce degli accertamenti medico-legali”.