Roma, 20 maggio 2020. “Il piano presentato a marzo da Banco Bpm prevedeva già un numero significativo di esuberi e ancor più rilevante di chiusure di filiali. Non è assolutamente il caso di rincarare la dose, tanto più in un momento in cui il Paese ha bisogno che il sistema bancario si metta al servizio della ripartenza dell’economia. Se la banca deciderà nuovi tagli della rete distributiva ci opporremo con forza”. Questo il commento del segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani alle dichiarazioni rilasciate oggi dall’ad di Banco Bpm Giuseppe Castagna.
“Banco Bpm negli ultimi anni ha ridotto pesantemente sia l’occupazione che la rete. Ricordiamo che nel piano precedente – sottolinea Colombani – l’organico era stato tagliato del 12%, ben al di sopra degli obiettivi. Lo stesso vale per le filiali, sforbiciate del 30%. A ciò vanno aggiunti i 1.100 esuberi annunciati a marzo e la chiusura di 200 filiali su 1.727. Facciamo notare, inoltre, che nel primo trimestre del 2020 il costo del personale si è ridotto dell’1,8%. E adesso, con un’emergenza sanitaria ancora in corso e un’economia stremata dal lockdown, si vorrebbero imporre nuovi tagli? Ci batteremo per l’occupazione e la capacità produttiva di una banca fondamentale per il tessuto produttivo del Paese”.
Continua a leggere qui
Fonte: cisl.it