Ora è ufficiale. Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di ieri che apre la cosiddetta «Fase 3». ”Chiediamo all’Europa di partecipare al Sure e i 20 miliardi spettanti all’Italia, pari al 20% della cifra complessivamente disponibile, saranno destinati agli ammortizzatori sociali” ha sottolineato il Premier.
Per poter offrire un sostegno al reddito ai lavoratori in sospensione e superare così il vuoto di tutela creato col DL Rilancio attualmente in vigore fino al 1° settembre, ma anche dopo settembre visto che le ulteriori settimane aggiuntive sono solo 4, sono attesi nuovi emendamenti da parte dei deputati di maggioranza. Lo aveva anticipato già nei giorni scorsi Francesca Puglisi, Sottosegretario al Lavoro ed espondente del PD, a La Stampa e riportato anche da TuttoLavoro24.it
A questo punto l’unico nodo resta quello della copertura finanziaria, in particolare delle ore di Cig realizzate prima dell’arrivo dei Fondi SURE (Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency). Lo sottolinea Il Sole 24 Ore di oggi in Edicola:
“Resta da capire se Bruxelles darà il via libera alla copertura retroattiva delle ore di Cig concesse prima dell’arrivo dei fondi Sure”.
Secondo il Manifesto in Edicola oggi, invece, il Governo la prospettiva è un po’ diversa, saranno richiesti al SURE:
“anche qualcosina in più dei 20 miliardi previsti, ma tra le righe il premier fa capire che sarà probabilmente necessaria anche un terzo decreto in deficit“.