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Leonardo Elicotteri. Leader nel settore ma con 310.000 ore di riduzione di attività

Nella giornata del 10 giugno si è tenuto l’incontro della Divisione Elicotteri di Leonardo alla presenza delle Direzioni Corporate e di Divisione con il Coordinamento nazionale Fim-Fiom-Uilm.

Nell’esposizione fatta dall’azienda emergono numeri e prospettive in chiaro scuro per una delle Divisioni di Leonardo che dal punto di vista dei carichi e dei volumi aveva i fondamentali migliori.

Il 2019 si è chiuso positivamente per quanto riguarda i risultati finanziari con incrementi dei ricavi, EBITA e ROS, mentre sul lato consegne delle nuove macchine rispetto ai budget (146) il consuntivo ha visto la consegna finale di un numero inferiore pari a 124.

L’azienda ha evidenziato come l’attuale situazione di crisi del mercato civile, legata alla pandemia del Covid ma anche al perdurare del basso costo del prezzo del petrolio, accompagnerà il mercato per un lungo periodo, e per stessa ammissione dell’azienda non si prevede un ritorno ai valori pre Covid prima del 2023/24. Questa condizione produrrà per l’anno in corso una riduzione di 310.000 ore rispetto al 2019, con un ipotizzabile vuoto lavoro pari a 18/20.000 ore/mese per lo stabilimento di Vergiate, a partire dal mese di settembre.

Nei restanti stabilimenti per il 2020 non si prospettano dissaturazioni per l’anno in corso, tuttavia come Fiom-Cgil abbiamo chiesto come ciò fosse possibile a fronte di riduzioni nell’assemblaggio finale nello stabilimento di Vergiate, con risposte che solo parzialmente ci hanno convinto, temiamo che l’inizio del 2021 possa portare anche in questi stabilimenti situazioni di vuoto lavoro.

Trovandoci a fare l’incontro nel mese di giugno è stata posta la richiesta di conoscere le prospettive per l’anno 2021, dove le previsioni si prospettano non in risalita rispetto all’anno in corso. Su quest’ultimo punto l’Azienda ha affermato di poter prevedere qualche dato per il 2021 nel mese di settembre, e come Fiom-Cgil abbiamo chiesto una convocazione al ritorno dalla chiusura estiva.

Una considerazione ci sentiamo di farla tuttavia al 3° incontro di divisione dopo la fase pandemica legata al Covid: l’analisi rimane la stessa con criticità che ci accompagneranno per il medio e lungo termine nel settore, ma con risposte sulle prospettive negli stabilimenti che vengono rimandate di trimestre in trimestre.

L’unico segmento che non pare ad oggi intaccato dalla crisi è quello militare. Tuttavia per stessa ammissione dell’Azienda i programmi da lanciare potrebbero subire dei rallentamenti ma non essere cancellati. A domanda specifica però sulle prospettive per il programma AW249, a partire dai tempi sulla progettazione, le risposte non sono state chiarificatrici.

Nell’esposizione inoltre sono stati forniti il consuntivo sul raggiungimento degli indicatori del PDR 2019, raggiunti al 100% per quelli di Gruppo e al 112,75% di Divisione e al 50% del capitale circolante di Divisione per i dipendenti cosiddetti centralizzati. La forbice dei restanti indicatori di sito passa dall’85% al 122% a seconda degli stabilimenti. Le cifre definitive del PDR verranno comunicati negli incontri a livello di sito a valle degli incontri di tutte le Divisioni/Aziende di Leonardo.

Come Fiom-Cgil, preso atto del quadro generale, abbiamo chiesto che al termine degli incontri di Divisione in Leonardo siano convocate le RSU e le Segreterie territoriali per valutare carichi di lavoro, impatti e coperture. Servono scelte che abbiano carattere uniforme e omogenee all’interno del Gruppo, utilizzando ciò che è stato costruito precedentemente a partire dal Fondo Solidale Istituti, che peraltro ad oggi appare già insufficiente dopo il secondo incontro di Divisione.

I lavoratori stanno cominciando a comprendere come l’impatto del Covid lascerà criticità con le quale sarà necessario convivere nei prossimi anni, senza allarmismi ma neanche pensando che la situazione possa tornare alla normalità in tempi brevi.

In trasparenza come Fiom-Cgil abbiamo sempre raccontato il nostro punto di vista, ed oggi si sono materializzati i problemi che non erano evidenti solo per chi non voleva vedere.

Gli incontri delle prossime settimane, a partire da quelli di sito, saranno la cartina di tornasole per la nostra Organizzazione se e come condividere processi e percorsi per raggiungere eventualmente intese per salvaguardare il più possibile il salario dei lavoratori.

 

Fiom-Cgil nazionale

Roma, 10 giugno 2020

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Fonte: fiom-cgil.it

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