Roma, 10 luglio 2020 – “Sulla vertenza Treofan non c’è più tempo da perdere: il ministro Patuanelli intervenga subito per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Terni, nel quale lavorano 150 addetti”. Lo dichiarano le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil. Ieri la richiesta è stata formalizzata dai segretari generali delle tre categorie, Marco Falcinelli, Nora Garofalo, Paolo Pirani, in una lettera inviata al ministro dello Sviluppo Economico.
“Dopo il passaggio nel 2019 della società Treofan Europe – spiegano i sindacati – dalla M&C di De Benedetti al gruppo Jindal, quest’ultima ha perseguito il suo chiaro obiettivo di ridimensionare parzialmente o totalmente l’acquisita società Treofan e prendersi tutto il pacchetto clienti. Come temevamo – insistono – attualmente l’azienda si è concentrata sul depauperamento dello stabilimento ternano, continuando a sottrarre conoscenze e professionalità, con l’obiettivo di appropriarsi definitivamente del know-how”.
“Ora, dopo 15 giorni di sciopero dei 150 lavoratori – proseguono le segreterie nazionali -, come ultimo tentativo di opporsi ad un disegno oramai chiaro in tutti i suoi aspetti, l’azienda accusa i lavoratori di essere la causa della perdita di clienti, della perdita economica per il gruppo e della chiusura dello stabilimento, arrivando ad annunciarne la cessione. I lavoratori hanno assistito, inoltre, alla minaccia di una serrata aziendale in quanto, secondo quest’ultima, lo sciopero in atto non permette la fuoriuscita dei prodotti finiti dallo stabilimento”.
“Crediamo – concludono Filctem, Femca, Uiltec – che sia oramai non più procrastinabile un intervento forte e risoluto da parte del ministro Patuanelli, volto a chiarire il reale progetto aziendale. L’eventuale chiusura dello stabilimento Treofan causerebbe ulteriori ripercussioni per il rilevante polo chimico nel suo complesso, che vede la presenza di importanti insediamenti industriali”.
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Fonte: cisl.it