Durante i lavori della Camera dei Deputati la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha risposto a un Question Time sui gravi ritardi nei pagamenti della Cassa Integrazione in deroga da parte dell’INPS.
“L’Istituto ha potuto iniziare a lavorare alle domande a partire dalla fine del mese di aprile 2020: ciò è dovuto anche alle difficoltà di alcune regioni gravate da una ingente quantità di richieste di autorizzazione decisamente superiore rispetto all’impegno ordinario” ha premesso la Catalfo.
La Ministra ha poi aggiunto un altro ”particolare” molto rilevante: “inoltre, alcune domande formalmente in giacenza presso l’Inps non possono essere lavorate perché, presentando vizi di procedura, devono prima essere annullate dalle stesse Regioni”.
Secondo quanto si apprende dalle parole della Ministra l’INPS non procederebbe al pagamento della Cassa integrazione in deroga a centinaia di migliaia di lavoratori, che restano in attesa, perchè queste domande risultano non corrette.
Dunque le Regioni, su richiesta dell’INPS, nelle prossime settimane dovranno provvedere all’annullamento di migliaia di domande. Di conseguenza le imprese e i consulenti dovranno compilare le nuove domande e inviarle per una seconda volta a distanza di mesi.
I lavoratori quindi saranno costretti ad attendere per una tempistica che probabilmente ha già superato ogni limite di ragionevolezza.
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Fonte: Ansa