Sull’ipotesi dell’introduzione di una legge che individua il trattamento economico minimo è intervenuto, ieri, durante l’Assemblea di Confindustria il Presidente Carlo Bonomi. A tal proposito Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, dalle sue dichiarazioni pare essere stato molto categorico.
A riportare le parole del presidente di Confindustria è il quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“Il trattamento economico minimo, ribadisce «lo si stabilisce bilateralmente nei contratti, e non imponendo un salario minimo per legge enormemente superiore alla media retributiva come vorrebbero alcuni parti politiche, violando l’autonomia delle parti sociali», ha detto, ricordando che il trattamento economico complessivo serve per dare spazio alla retribuzione di produttività, welfare aziendale, formazione e assegno di ricollocazione”.
Dunque la posizione di Confindustria è chiara: il salario lo stabiliscono le parti sociali attraverso la contrattazione. Si tratta di un nuovo orientamento, considerato che fino a qualche mese fa la Confederazione degli industriali non aveva espresso una netta contrarietà alla misura poichè i salari dei contratti collettivi industriali sono tutto posizionati al di sopra della soglia dei 9 euro lordi proposti nei disegni di legge che circolano in Parlamento.
Manuel Baldi