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Il futuro del lavoro è green, 1,6 milioni di nuovi posti entro il 2024 

AGI – Entro il 2024, le imprese green assumeranno 1,6 milioni di persone, 6 ogni 10 nuovi posti di lavoro. Lo rivela il Focus Censis Confcooperative “Dopo le macerie la ricostruzione, ecco l’Italia che ce la fa” diffuso nel corso dell’assemblea nazionale di Confcooperative. Secondo lo studio, entro il prossimo quadriennio, il fabbisogno occupazionale complessivo del sistema produttivo italiano sarà pari a 2,6 milioni di occupati. Di questi, le imprese ne richiederanno 1,6 milioni con competenze green di cui 978 mila con competenze elevate nella sostenibilità ambientale.     

Tra le 700 mila aziende che lo scorso anno hanno investito in competenze professionali green una su 3 è al Sud. Lo stesso rapporto è confermato tra le 300 mila imprese che nello stesso periodo hanno investito in tecnologie che riducono l’impatto ambientale, anche qui oltre il 31% è nelle regioni meridionali. 

La ricerca mostra che nelle imprese vi è una maggiore consapevolezza dell’importanza dei temi sociali e ambientali, come affermato dal 75,0% del campione di imprese analizzato da Cerved nel corso di quest’anno; il 57,1% ha dichiarato di voler orientare la propria attività sviluppando un maggiore impegno in iniziative di sostenibilità. 

Nelle intenzioni del 45,2% delle imprese questo impegno si potrà tradurre nell’adozione di un piano di sostenibilità a supporto della propria strategia aziendale, mentre quasi un quarto del campione ha avviato in questa fase di crisi azioni di sostegno alle comunità locali. Il dato sale al 62,5% se si prende in considerazione il segmento delle imprese con più di 50 addetti.    

La “sterzata” verso una maggiore sostenibilità delle attività economiche (in senso di risparmio energetico e, quindi, di minore impatto ambientale) aveva già raggiunto un livello significativo nel recente passato: secondo le analisi di Unioncamere-Anpal, nel 2019 oltre 700 mila imprese hanno investito in competenze green, orientando la propria domanda di lavoro verso i profili professionali con “attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale”; di queste circa un terzo è localizzata nel Mezzogiorno.  

Quasi 300 mila sono invece le imprese che nel 2019 hanno investito in tecnologie e prodotti coerenti con la riduzione dell’impatto ambientale: in questo caso si è osservata, fra il 2018 e il 2019, una crescita del 13,3% nel numero delle imprese “green-oriented” e anche in questo caso la quota delle imprese del Mezzogiorno appare rilevante (31,1%).

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Fonte: agi.it

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