Roma, 14 ottobre 2020. L’iniziativa industriale Smart Utilities District (S.U.D) per Termini Imerese che i commissari di Blutec hanno approvato, per la Fim-Cisl necessita di un quadro di garanzie che a nostro avviso debbono essere pubbliche, garantite dal Governo.
Il progetto del Polo Green sviluppato dal Consorzio Smart City Group è certamente ambizioso, prevede 200 milioni di investimenti e dovrebbe sviluppare 700 posti diretti ma qualisono le garanzie che gli oltre 18 progetti diventino effettivamente impresa determinando sviluppo e occupazione?
In questi ultimi nove anni abbiamo assistito a numerosi roboanti progetti e imprenditori che si affacciavano nell’ex area Fiat per speculare sull’immobile e utilizzare i vantaggi dell’accordo di programma. Come Fim-Cisl non siamo contrari pregiudizialmente a questo nuovo progetto, riteniamo che per poter dare un giudizio positivo serva avere come prima cosa la conoscenza precisa delle attività industriali che verranno sviluppate e delle risorse occupazionali che verranno impiegate.
Ad oggi abbiamo avuto un’ interlocuzione generica e ancora insufficiente per giungere ad una valutazione, per questo abbiamo richiesto un apposito tavolo di confronto con il Ministero dello Sviluppo Economico. Altro aspetto fondamentale ed irrinunciabile è che se la proposta che abbiamo difronte, è un “progetto contenitore” che sviluppa tante attività d’impresa, il progetto contenitore deve avere una specifica garanzia espressa dal Ministero dello Sviluppo Economico. La Garanzia deve essere di tutela del reddito e dell’occupazione nei casi di fallimento dei progetti d’impresa che si attiveranno. Diversamente il progetto S.U.D. rischia di non dare risposte di sviluppo e occupazionali al territorio e ai lavoratori di Termini Imerese.
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Fonte: cisl.it