AGI – “Il Covid è stato qualcosa su cui nessuno era preparato. Anche il governo non poteva essere preparato e ha svolto un ruolo immane” quando è scoppiata la pandemia. “Ma dall’emergenza bisognava pensare al futuro. Cosa è stato fatto nel frattempo? Sono stati stanziati 6 miliardi per la sanità ma al ministro Speranza sono arrivati progetti solo da 5 regioni”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, intervenendo al convegno dei giovani industriali.
“Siamo ancora fermi, il modello veneto ha funzionato perché non lo abbiamo adottato? Ora ci troviamo qua a dire la curva è ripartita e non siamo in grado di monitorarla. Non ci sono tamponi, si resta a casa e non si sa se si è positivi o negativi, per mesi”, ha aggiunto.
Sulla burocrazia italiana Bonomi ha sottolineato che “sono 2-3 generazioni che sopportiamo tutto questo, lo denunciamo e non cambia nulla”. “Abbiamo detto mesi fa che eravamo in un’economia di guerra, ci hanno criticato. Oggi lo dicono tutti. La stessa cosa l’abbiamo detta su misure come il reddito di cittadinanza e quota 100. L’ambizione è tornare a compiere quello che hanno fatto i nostri padri dopo la guerra, che hanno costruito un paese che ha insegnato a tutto il mondo. Dobbiamo ricreare fiducia in un momento dove la fiducia non c’è”.
Il presidente degli industriali si è poi soffermato sulla questione della sicurezza dei luoghi di lavoro: “Oggi i dati confermano che i luoghi di lavoro sono quelli più sicuri. Ieri ci accusavano di essere untori e ora non ho sentito nessuno chiedere scusa”.
Riguardo alla globalizzazione, Bonomi ha spiegato che “è stato fatto un passo indietro con il Covid ma il commercio internazionale sarà il driver” principale anche in futuro anche se “il nazionalismo protezionista è ancora alle porte”.
Il presidente di Confindustria non ha mancato di criticare alcune scelte del governo. “Le politiche attive del lavoro non si fanno con il reddito di cittadinanza ma con le politiche attive del lavoro, non con l’assunzione dei navigator. Se” questo sistema “non funziona, troviamo un’altra strada. Pensiamoci insieme”, ha detto.
Rivolto alla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, Bonomi ha aggiunto: “Ho sentito la sua affermazione che dovete assumere ancora 11.200 navigator e mi è corso un brivido lungo la schiena. Se il reddito non funziona non è un problema politico, troviamo semplicemente un’altra strada”.
E ha concluso: “Il governo dovrebbe uscire dalle logiche politiche: il pil perde il 10%, che significa 180 miliardi di euro, se pensiamo che con il recovery ce ne arrivano 200…”.
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Fonte: agi.it