Il 9 dicembre è la giornata in cui è previsto lo sciopero nazionale dei dipendenti pubblici per l’intero turno di lavoro. Lo hanno proclamato le categorie aderenti a Cgil, Cisl, Uil.
Nel tentativo di far annullare l’iniziativa sindacale nei giorni scorsi è arrivata anche una richiesta della Commissione di garanzia per l’attuazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali che invitava i lavoratori pubblici a «mitigare e contenere i disagi per i cittadini, già profondamento provati sul piano personale, economico e sociale da un’emergenza che non ha precedenti». Oltre che una convocazione per il 10 dicembre da parte della Ministra della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone per riprendere le fila della discussione: 110 euro è la proposta di aumento offerta dal Governo.
Nessun dietrofront. Lo conferma il quotidiano Il Giornale in edicola oggi:
”«Lo sciopero è confermato», ha dichiarato ieri il Segretario Generale Cgil Maurizio Landini cavillando che la convocazione non è venuta dalla Presidenza del Consiglio con cui avevamo discusso giorni fa. Il numero uno di Corso d’Italia ha ricordato che la mobilitazione del pubblico impiego non è stata indetta solo per il rinnovo del contratto. «Stiamo chiedendo» – ha detto – «assunzioni e stabilizzazioni di precari, che si investa maggiormente nella sicurezza, una vera riforma Pa per la qualità del lavoro. E’ necessario che siano messe maggiori risorse e che il livello di confronto coinvolga anche le categorie»”.