Le politiche di crescita economica possono produrre effetti benefici sul rapporto spese per pensioni/PIL. Proprio in quest’ottica, il nascente Governo dovrà decidere il futuro percorso per il nostro sistema Paese dal punto di vista previdenziale, sciogliendo inevitabilmente alcuni nodi da tempo in discussione, come, per esempio, la conferma o meno di “quota 100”. Scelte queste cruciali nella fase attuale, se si considerano le difficoltà del mercato del lavoro in vista del venir meno del blocco dei licenziamenti. Altrettanto importante, occorrerà operare un fine tuning complessivo del sistema pensionistico sia sotto il profilo della sostenibilità finanziaria che dell’adeguatezza delle prestazioni in considerazione degli effetti della crisi dovuta alla permanente pandemia.
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Fonte: ipsoa.it