Siglato nella tarda serata di ieri tra Governo e parti sociali, è già pronto per essere attuato il Protocollo sulla realizzazione di punti straordinari di vaccinazione. La sua implementazione è però, ovviamente legata al buon esito della campagna vaccinale e i suoi singoli step.
A dichiararlo è lo stesso Ministro del Lavoro Andrea Orlando che al Protocollo ha molto creduto sin dall’inizio. La data di partenza per la somministrazione del vaccino nei luoghi di lavoro “è molto legata all’approvvigionamento: si partirà quando ci saranno le dosi necessarie”, ha precisato parlando dai microfoni di Rtl 102.5 a proposito della novità in tema di tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro ma che offre maggiori garanzie ai lavoratori fuori dalla sfera lavorativa.
Come detto il Protocollo trova l’intesa del governo attraverso ministeri del Lavoro, della Salute e dello Sviluppo economico, Inail e commissario straordinario emergenza Covid, ma soprattutto delle Parti sociali che rappresentano imprese e lavoratori, coloro che daranno sostanza alle previsioni dell’accordo.
Per assicurare le vaccinazioni a tutti i lavoratori che prestano la loro attività in azienda, a prescindere dalla tipologia contrattuale, l’azienda può optare per una delle seguenti soluzioni:
- favorire l’organizzazione delle vaccinazioni direttamente nel luogo di lavoro con le autorità sanitarie;
- realizzare le vaccinazioni in un’aggregazione di imprese con il supporto delle associazioni di categoria;
- ricorrere alle strutture sanitarie private attraverso convenzioni o alle strutture territoriali dell’Inail.
La scelta di avviare le attività di vaccinazioni in azienda è su base volontaria, come è volontaria l’adesione da parte dei lavoratori.
Non ci sarà l’obbligo dunque e deve essere il medico competente a fornire tutte le informazioni sulle opportunità e non, del vaccino, e i lavoratori devono rilasciare “il consenso informato” dopo “il previsto triage preventivo relativo allo stato di salute”.
Per visualizzare il Protocollo clicca qui.
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