Proroga della Cig Covid fino al termine del 2021 a favore di tutte le aziende della filiera della Moda e applicazione del contratto di espansione anche alle aziende con meno di 250 dipendenti. Sono queste le richieste avanzate, ieri, ai Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro da parte dei sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, durante la riunione di insediamento del Tavolo permanente sulla crisi del Settore Moda causata dalla pandemia.
Lo si apprende da un comunicato stampa degli stessi sindacati in cui fanno presente che al tavolo erano presenti, in rappresentanza delle aziende, anche le categorie di Confindustria, Confartigianato, CNA, che con i sindacati hanno firmato dei documenti congiunti, nonchè la Camera della Moda.
“Riteniamo importante l’attenzione mostrata dai Ministri competenti. Quello della moda è il primo comparto convocato dal Governo, perché è il settore manifatturiero più colpito dalla pandemia”, scrivono i sindacati, ricordando che la filiera è composta soprattutto da piccole e medie imprese industriali ed artigiane e che il settore è contraddistinto dalll’altissima presenza di manodopera femminile.
In attesa di una risposta sui temi del lavoro per i quali sarà calendarizzato a breve un apposito incontro per affrontare le questioni aperte ed urgenti, dal dal Ministro Giorgetti presente al tavolo giunge la rassicurazione che da parte del Governo c’è tutto l’impegno per la riapertura delle fiere già dal 15 giugno, eventi strategici per il business del settore che mettono a confronto buyers internazionali con i marchi, sarti, designer, stilisti del Made in Italy.
Le associazioni di categorie delle imprese fanno sapere invece, dalle parole del Presidente di Confartigianato Moda Fabio Pietrella che al Governo è stato chiesto anche “l’introduzione di strumenti a sostegno degli acquisti di prodotti Made in Italy e di misure a salvaguardia delle imprese e del lavoro, in particolare di quello femminile”.
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