Da lunedì 26 aprile la quasi totalità delle regioni italiane è tornata in zona gialla, l’area di minor rischio, comportando di fatto la riapertura di diverse attività economiche, prime tra tutti bar e ristoranti. Ricordiamo che da quando in Italia erano state tolte le zone gialle, bar e ristoranti erano aperti solamente per consentire l’asporto o le consegne a domicilio. Adesso, invece, con il nuovo decreto in vigore fino al 31 luglio, è consentita anche la consumazione di cibi e bevande in loco, purché questa avvenga solo ed esclusivamente se sono disponibili posti all’aperto. Ma in quali casi è possibile entrare e sostare nei locali?
A fare chiarezza rispondendo a questa domanda è il Corriere della Sera, in edicola oggi, sulle cui colonne si legge: “Ieri il governo ha chiarito alcuni dubbi relativi alle attività che sono ripartite. Per quanto riguarda bar e ristoranti in zona gialla (che possono effettuare solo il servizio ai tavoli all’aperto), i clienti possono entrare nei locali esclusivamente «per l’uso dei servizi igienici, per effettuare il pagamento del conto (ove non fosse possibile effettuarlo all’esterno) o per acquistare i prodotti per asporto» e comunque «per il tempo strettamente necessario» senza creare assembramenti. In fascia arancione e rossa, invece, «l’ingresso nei locali è consentito solo per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto»”.
Ecco dunque che in zona arancione e rossa non sarà consentito l’utilizzo dei servizi igienici da parte dei clienti, questo sarà possibile solamente in fascia gialla. Inoltre, la raccomandazione generale, indipendentemente dal colore della regione, è di entrare all’interno di questi locali per il minor tempo possibile e, ovviamente, senza creare assembramenti.
Per conoscere tutte le nuove regole sulle attività di bar, ristoranti e pubblici esercizi in genere a partire dal 26 aprile vi invitiamo a cliccare qui.
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