Prosegue il confronto tra i sindacati di categoria Cgil Cisl Uil e la direzione aziendale di Douglas Italia sul piano di rilancio annunciato dalla catena tedesca di profumerie con la chiusura di 128 punti vendita. Sono 457 le lavoratrici e i lavoratori coinvolti dalla riorganizzazione.
Le Parti hanno concordato la proroga dell’ammortizzatore sociale per il periodo dal 25 aprile al 31 luglio 2021 ed hanno sottoscritto un verbale di accordo collettivo sulla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Massimo 250 lavoratori, dal 15 maggio al 31 luglio, potranno manifestare l’interesse a risolvere volontariamente il rapporto di lavoro a fronte di un incentivo all’esodo quantificato sulla base dell’anzianità di servizio, pari a 15mila euro lordi fino a 13 anni di anzianità e pari a 22mila euro oltre i 13 anni di servizio prestati.
Si è inoltre convenuto di stabilire i criteri che fungeranno da guida nel riallocare i lavoratori tra i diversi punti vendita, a fronte di posizioni che si dovessero rendere disponibili, previo confronto con le organizzazioni sindacali territoriali.
Douglas Italia ha dunque sottoscritto l’impegno ad incontrare i sindacati a livello territoriale per valutare le opportunità di riallocazione del personale in altri siti produttivi non coinvolti dalla riorganizzazione, previa verifica delle posizioni disponibili e delle esigenze tecnico organizzative prima nei negozi della provincia di provenienza e poi nei negozi di provincie o regioni limitrofe. La riallocazione terrà conto di una graduatoria individuata sulla base di un punteggio combinato tra carichi di famiglia, eventuali tutele normative previste e dalla anzianità di servizio; qualora il punto vendita di nuova destinazione si trovi ad una distanza superiore a 80 km la società corrisponderà l’importo lordo una tantum di 1.500 euro oltre ad un ulteriore contributo di 1.000 euro. La società si è resa infine disponibile ad accogliere eventuali richieste di riduzioni di orario laddove compatibili con le esigenze organizzative territoriali. Il confronto è aggiornato al 31 maggio.
Per la segretaria nazionale della Fisascat Cisl Aurora Blanca “si tratta solo di una prima e parziale risposta alla riorganizzazione che dovrà intrecciarsi con ulteriori risposte, in primis le cessioni dei locali, delle licenze e delle risorse umane”.
“La società nel corso degli incontri – ha precisato la sindacalista – ha riferito che sono circa 67 le persone che potrebbero esser prossime al pensionamento. Riteniamo pertanto – ha sottolineato Blanca – che gli accordi stipulati possano rappresentare la prima pietra sulla quale costruire solide fondamenta per salvaguardare l’intera forza lavoro che, ricordiamo esser prevalentemente di genere femminile, di cui il 50% part time”.
“Pur essendo fiduciosi nell’esito delle trattive in corso – ha aggiunto la sindacalista – abbiamo chiesto alla società di incentivare il percorso di risoluzione del rapporto di lavoro su base non oppositiva e di negoziare i criteri per una riallocazione non traumatica. Sappiamo bene quanto è difficile conciliare i tempi di vita e quanto influiscono gli spostamenti in questi casi, non solo in termini di tempo ma anche dal punto di vista economico. In attesa di conoscere le offerte vincolanti e l’intero perimetro oggetto di cessione – ha evidenziato – monitoreremo l’andamento delle fuoriuscite e, a livello locale, cercheremo di riallocare i dipendenti a fronte delle eventuali posizioni che dovessero rendersi vacanti, ponendo particolare attenzione ai carichi familiari, ai benefici riconosciuti dalla Legge e all’anzianità di servizio”.
“Aver sottoscritto questi due accordi – ha chiosato – significa aver a cuore le sorti dei lavoratori e delle loro famiglie, all’interno delle quali sono molti i minori». «Ancora una volta – ha concluso – abbiamo preso le distanze dalla riorganizzazione unilaterale messa in opera da Douglas Italia in un momento in cui tutti siamo chiamati a dimostrare maggiormente senso di responsabilità e vicinanza al prossimo” conclude.
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Fonte: cisl.it