Ieri l’Agenzia delle entrate e Ministero dell’Economia in un comunicato stampa hanno ufficializzato l’avvio dei bonifici alle partite Iva, imprese e professionisti. Si tratta del contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Sostegni bis come ‘replica’ del primo già ricevuto dai beneficiari in possesso dei requisiti che hanno già fatto domanda fino al 28 maggio.
L’annuncio – e l’avvio dei bonifici – arriva in ritardo di una settimana rispetto alla anticipazioni del Governo. A svelare i motivi di questo ritardo, per certi versi incomprensibile visto il silenzio in particolare dell’Amministrazione fiscale sul punto, è il quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“La comunicazione ufficiale arriva così a tranquillizzare i destinatari degli aiuti che si attendevano già l’erogazione da qualche giorno, in quanto il ministro dell’Economia Daniele Franco aveva indicato in audizione alla Camera che la data di partenza dei sostegni automatici avrebbe dovuto essere il 16 giugno così come l’apertura del canale telematico per le richieste dei contributi alternativi o integrativi che tengono conto del calo del fatturato e corrispettivi nei primi tre mesi dell’anno (cd. perdita dell’anno pandemico, ndr) avrebbe dovuto essere il 23 giugno. Ma le interlocuzioni con la Commissione UE per verificare la compatibilità del nuovo set di sostegni con il Temporary Framework degli aiuti di Stato per l’emergenza Covid ha di fatto rallentato le tempistiche dell’operazione“.
Dunque il quotidiano economico nel ricordare che il ritardo non è solo sui bonifici automatici ma anche sull’avvio delle nuove domande – ex Decreto Sostegni bis relative ai ristori per le perdute dell’anno pandemico (per approfondire clicca qui) – che dovevano partire proprio il 23 giugno, mette in luce che lo slittamento a questa settimana è stato necessario al Governo per verificare la compatibilità dei nuovi sostegni e bonus con gli accordi europei in materia di aiuti di Stato, che – come noto – le regole Ue sottopongono a vincoli stringenti che sono stati allentati a seguito agli stravolgimenti economici conseguenti alla crisi pandemica.
Evidentemente un passaggio solo formale e di tipo politico, per il nostro Governo considerato che la ‘moratoria’ sul Patto di Stabilità avviata da marzo 2020, che porta con sé gli aiuti ad imprese e famiglie, durerà fino a tutto il 2022….. (per approfondire clicca qui).
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