“Il Presidente del Consiglio Regionale, Michele Pais, non ha volto incontrare una rappresentanza di pensionati che avrebbe voluto presentargli un dossier con le proposte di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil della Sardegna per promuovere il riordino dell’assistenza sanitaria e sociale in Sardegna, in crisi ben prima della pandemia e letteralmente travolta da Covid 19. Proposte concrete, alcune immediatamente realizzabili, altre che richiedono una riorganizzazione per certi versi anche strutturale del sistema sanitario sardo.
“Il Presidente Michele Pais, non ricevendo una delegazione dei pensionati, ha dimostrato non solamente la poca attenzione ai problemi della gente, il poco rispetto nei confronti delle lotte legittime dei pensionati che a decine sono venuti a Cagliari anche da zone lontane dell’isola ( Olbia, Sassari, Ogliastra, Nuoro), ma soprattutto ha delegittimato l’Istituzione che rappresenta non facendosi portavoce e interprete delle legittime preoccupazioni di anziani, malati, non autosufficienti.
“Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil della Sardegna volevano presentargli una serie di proposte , ma anche di proteste, riguardanti: 1) le carenze di organico tra il personale medico e paramedico dei presidi sanitari della Sardegna; 2) la riorganizzazione territoriale dell’assistenza sanitaria e della medicina di base per avvicinarla sempre più agli utenti; 3) la presenza in tutti i comuni del medico di base; 4) interventi a favore della non autosufficienza, 5) il potenziamento della medicina preventiva, 6) azioni di contrasto sistematico delle fragilità fisico-psichiche dei malati e delle relative cronicità.
“Il Presidente Pais ha avvalorato col suo atteggiamento la giustezza della nostra «Marcia per la salute »che ai primi di ottobre attraverserà l’intera isola”
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Fonte: cisl.it