La nota insegna italiana del discount iN’s Mercato S.p.A. ha siglato con i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs il Contratto di Espansione. In virtù dell’intesa la direzione aziendale assumerà nuovo personale in rapporto 1:1 rispetto ai lavoratori, fino ad un massimo di 83, che aderiranno al programma di uscita anticipata, unicamente coloro che, in linea con le finalità della normativa di legge, si trovino a non più di 36 mesi dal 30 novembre 2021 dal conseguimento del diritto alla pensione, di vecchiaia o anticipata. Ai lavoratori, iN’S Mercato S.p.A. riconoscerà per tutto il periodo fino al raggiungimento del diritto alla pensione, comprensivo degli ulteriori tre mesi prima della relativa decorrenza, una indennità mensile commisurata al trattamento pensionistico lordo maturato dal dipendente all’atto della risoluzione del rapporto di lavoro.
Nel periodo intercorrente tra il 1° dicembre 2021 e il 30 giugno 2022 saranno assunti lavoratori aventi profili professionali in linea con il programma di sviluppo; appositi programmi di formazione e riqualificazione supportati da spiani formativi certificati da società specializzata garantiranno l’adeguamento indispensabile delle competenze trasversali e tecniche alle nuove esigenze di mercato. Saranno inseriti lavoratori per il 50% a tempo indeterminato e per il restante 50% con contratto di apprendistato professionalizzante; nel caso di lavoratori inseriti col contratto di apprendistato iN’S Mercato S.p.A. si è impegnata a confermare l’80% degli apprendisti assunti e ad integrare l’eventuale restante 20% non confermato con nuove assunzioni sempre mediante contratto di apprendistato.
Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. «Lo strumento del Contratto di Espansione – ha dichiarato il segretario generale aggiunto Vincenzo Dell’Orefice – è particolarmente indicato per affrontare le transizioni organizzative e commerciali che diverse aziende della grande distribuzione organizzata si trovano a vivere, in quanto con esso si danno opportunità sia a chi cerca un impiego sia a chi, legittimamente, vuole servirsi di uno scivolo per accedere alla pensione». «L’auspicio della Fisascat Cisl – ha concluso Dell’Orefice – è che tale istituto venga riconfermato nell’ambito del sistema normativo italiano e, possibilmente, migliorato, magari riducendo l’onere a carico delle aziende “virtuose” che se ne vogliono servire».
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Fonte: cisl.it