“Il green pass e’ sicuramente un strumento utile per evitare la diffusione del virus che purtroppo circola in maniera preoccupante. Ma non e’ con le decisioni unilaterali del Governo e della politica, come sta accadendo per la scuola, che si affrontano i problemi”. E’ quanto sottolinea oggi in una intervista a “Il Mattino “ il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra.
“E’ un grave errore aver deciso senza il necessario ed approfondito confronto con il sindacato. Devono tornare indietro come abbiamo ribadito ieri al Governo. Avevamo detto al Presidente Draghi con chiarezza che estendere il green pass nei luoghi di lavoro non poteva essere un espediente per imporre di fatto l’obbligatorieta’ del vaccino. Si rischia ora di aprire una fase di conflitti e di ricorsi di cui francamente non abbiamo bisogno. Serviva e servira’ una norma di legge per obbligare le persone a vaccinarsi”, aggiunge il leader Cisl.
“Noi abbiamo sostenuto e continueremo a sostenere la campagna vaccinale, anche nei luoghi di lavoro. Vaccinarsi e’ una scelta di responsabilita’, un dovere civivo e di rispetto anche per gli altri. Detto questo, e’ il governo che fa confusione con scelte che non sono il frutto di una vera concertazione con i sindacati che rappresentano milioni di lavoratori. Non si possono introdurre sanzioni e sospensioni al personale con decisioni prese dall’alto. Questo e’ un precedente pericoloso, un vulnus alle relazioni sindacali. La scuola in presenza a settembre si garantisce con il personale adeguato, stabilizzando i tantissimi precari in modo da eliminare le classi pollaio. Bisogna intervenire anche sul sistema dei trasporti, rendendoli piu’ sicuri. Noi riteniamo poi che il vaccino vada esteso anche agli studenti perche’ sono soprattutto i giovani che rischiano di contagiarsi e di trasmettere a sua volta il virus. E’ il Governo e non certo il sindacato che deve valutare sulla base dei rilievi scientifici se la nuova emergenza e’ tale da giustificare una legge per rendere obbligatorio il vaccino per tutti e non solo nei luoghi di lavoro. Non possiamo certo essere noi a obbligare le persone a farlo, introducendo in via surrettizzia il green pass. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilita’. Ma ripeto: per quanto riguarda i luoghi di lavoro occorre il dialogo, evitando fughe in avanti e scelte decisamente sbagliate ed arbitrarie”.
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Fonte: cisl.it