DALLA NOSTRA INVIATA IN SPAGNA – Mentre in Italia oggi si parte con le vaccinazioni aperte e senza prenotazioni ai minorenni (dai 12 anni a salire) la Spagna è interessata da centinaia di manifestazioni in tutto il Paese.
Gli spagnoli scendono per le strade e le vie cittadine gridando a gran voce il loro rifiuto ad un possibile obbligo di green pass nei locali e nei servizi al chiuso – che per il momento si tratta solo di un’ipotesi –, ma soprattutto per esprimere il loro dissenso alla campagna vaccinale per i minori, dichiarando che si tratta di una violazione delle proprie libertà personali.
Al giorno d’oggi, secondo i dati forniti dal Ministero della Salute spagnolo, il 54,32% della popolazione spagnola ha completato il ciclo vaccinale (si parla di circa 25 milioni di persone), mentre il 65,23% ha già avuto la somministrazione di almeno una dose.
Questi numeri si riferiscono alla popolazione maggiorenne. Per la fascia di età 12-17 anni il governo spagnolo punta ad iniziare le inoculazioni a settembre ed è proprio da questa decisione che sono nate manifestazioni in tutto il territorio iberico.
Obiettivo del Governo con la vaccinazione dei ragazzi adolescenti, come lo è del resto per l’Italia, è consentire una ripresa delle attività che inizieranno proprio a settembre, come la scuola e gli sport, in condizioni di maggiore sicurezza.
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