Evitare lo scalone di ritorno alla Legge Fornero a partire dal 1° gennaio 2022. Questo deve essere l’obiettivo del Governo da qui alla fine dell’anno.
Lo dice il Segretario Generale della Cgil Maurizio Landini intervistato da Il Fatto Quotidiano in edicola oggi:
“Occorre una revisione di fondo della legge Fornero, non c’è solo “quota 100”. Chiediamo che con 41 anni di contributi si possa andare in pensione senza vincoli anagrafici e che a partire da 62 anni ci sia una flessibilità in uscita. Occorrono regole diverse a seconda della gravosità del lavoro e poi chiediamo una pensione di garanzia per le giovani generazioni così come occorre riconoscere la specificità del lavoro femminile”.
Dunque secondo il sindacato di Corso d’Italia lo scalone della Legge Fornero che impone le uscite a 67 anni di età può essere evitato prevedendo 4 principali linee di riforma:
- uscita a 41 anni di contributi a prescindere dai vincoli anagrafici;
- uscita a 62 anni di età con forme di flessibilità;
- flessibilità per i lavori gravosi e usuranti;
- pensioni di garanzia per i giovani che hanno difficoltà a raggiungere carriere stabili e stipendi adeguati attraverso meccanismi di ‘cumulabilità’ tra diversi periodi di contribuzione.
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