Parte stamattina da Iglesias la “Marcia della Salute” per la Sanità Pubblica, organizzata dalla segreterie regionali dei pensionati Cgil, Cisl e Uil per richiamare l’attenzione della Regione sulla situazione in cui versa, in Sardegna, il sistema socio-sanitario-assistenziale. I pensionati del territorio del Sulcis-Iglesiente si riuniscono dalle 9,30 davanti all’ospedale Santa Barbara: il corteo attraverserà alcune vie del centro e si concluderà davanti al CTO (Centro Traumatologico Ortopedico), alla presenza del Sindaco Usai e del Presidente dell’Assemblea dei sindaci del territorio Massidda.
“Da ormai lungo tempo abbiamo chiesto all’Assessore della Sanità e Politiche Sociali e al Consiglio Regionale, per mezzo del suo Presidente, di definire un piano della sanità sarda che garantisca a tutti i cittadini – scrivono in una nota i segretari generali dei pensionati Marco Grecu (Spi-Cgil), Alberto Farina (Fnp-Cisl) e Rinaldo Mereu (Uilp-Uil) – efficienza assistenziale e appropriatezza delle cure, cancellando le disparità territoriali, sia di natura assistenziale di breve/lungo periodo, sia di accesso alle prestazioni che producono, di fatto, disuguaglianze territoriali e sociali. A tutt’oggi vediamo solo peggioramenti delle criticità denunciate, aggravate peraltro dalla crisi pandemica”.
Per i sindacati “è’ urgente invertire l’attuale declino della mancata integrazione tra i servizi ospedalieri e i servizi territoriali, del non adeguamento dei tempi di attesa e della messa a regime delle visite specialistiche, della carenza di controlli nelle strutture sanitarie, dell’esiguo numero di medici di base e di medici ospedalieri, di un nuovo rapporto pubblico-privato”.
I pensionati chiedono l’apertura di un confronto concreto ed efficace con la Giunta, anche alla luce del PNRR che preveda adeguate risorse finanziarie da destinare alla sanità pubblica per la telemedicina e per la realizzazione di strutture socio sanitarie di prossimità, con facilità di accesso ai servizi e continuità alle cure.
La “Marcia della Salute” per la Sanità Pubblica attraverserà le otto ASL (articolate nei distretti socio-sanitari sardi) “per raccogliere ulteriori proposte e bisogni dei territori, per poi definire una rivendicazione, frutto della partecipazione sinergica delle OO.SS. con i sindaci e tutte le forze sociali espresse dalle comunità locali, capace con il confronto di realizzare una sanità sarda per tutti e uguale per tutti”. In assenza di risposte è programmata una grande manifestazione a Cagliari nei prossimi mesi.
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Fonte: cisl.it