Taglio al cuneo fiscale con conferma e forse innalzamento del trattamento integrativo (Bonus Irpef) oggi fermo a 100 euro mensili (per i redditi fino a 28mila euro). Sua estensione anche a chi percepisce fino a 55mila euro di reddito. E’ questo uno dei temi caldi della Manovra di Bilancio per il 2022 e su cui spingono i sindacati che la settimana prossima incontreranno il Governo per affrontare questo dossier e altri, come le pensioni.
Lo scrive il quotidiano il manifesto in edicola oggi:
”L’appuntamento è fissato per martedì a palazzo Chigi. Dopo l’ultimo incontro, finito con il presidente del consiglio stizzito che lasciò il tavolo per un «impegno», Draghi e i sindacati si ritroveranno per riavvicinare le posizioni sulla manovra. L’ordine del giorno della convocazione parla solo di pensioni e il tema rischia di tramutarsi in una trappola per Cgil, Cisl e Uil. Più probabile invece che si parli altrettanto del taglio delle tasse da 8 miliardi. Su questo tema ieri da piazza Santi Apostoli Maurizio Landini è stato preciso: «È il momento che vadano in un’unica direzione, quella di aumentare il netto in busta dei lavoratori e dei pensionati», attaccando Confindustria: «Se facciamo la somma delle risorse date alle imprese, a pioggia, dal 2013 al 2021 si arriva a 170-180 miliardi. Abbiamo fatto un Pnrr a sostegno delle imprese. Ora con 8 miliardi stiamo chiedendo il minimo indispensabile», aggiunge Landini aggiungendo la richiesta di «una lotta senza quartiere all’evasione fiscale e al lavoro nero»“.
Dunque la settimana prossima il Governo potrebbe affrontare col sindacato anche il tema della riduzione dell’imposizione fiscale per aumentare il netto in busta paga per lavoratori e pensionati come chiede il sindacato. La conferma di questa linea, secondo il quotidiano diretto da Norma Rangeri, sarebbe anche in alcune dichiarazioni del consigliere economico del premier Mario Draghi, Francesco Giavazzi, che “si sia detto d’accordo a destinare tutti gli 8 miliardi al taglio del cuneo a favore dei salari”.
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