ROMA – Inizia a delinearsi il quadro dei destinatari dei prossimi provvedimenti del Governo volti ad introdurre nuovi ristori a favore delle categorie più colpite dalla crisi pandemica e dalle sue conseguenze.
Al primo posto c’è il Turismo. A gridarlo a gran voce sono i rappresentanti degli operatori del settore, sia di imprese che di lavoratori.
A raccogliere la richiesta è ora – secondo quanto si apprende – anche il Ministero del Turismo.
E’ quanto si apprende dal quotidiano Il Messaggero del 7 gennaio 2022 che parla di una specifica missiva del ministero guidato dal leghista Massimo Garavaglia che elenca al Ministero del Lavoro i settori ai quali destinari gli interventi di sostegno, che secondo la formula vista finora prevedono: vale a dire bonus, fondo perduto e proroga Cig Covid.
“Il comparto più in difficoltà è quello delle agenzie di viaggio e dei tour operator, ha scritto Garavaglia, a cui dovrebbe essere riconosciuto il ricorso totale alla integrazione salariale senza distinzione tra realtà produttive con più o meno di 15 dipendenti per una durata di 13 settimane. Sarebbero circa 27 mila gli addetti a tempo indeterminato interessati. Poi ci sono le strutture ricettive: alberghi con o senza ristorazione, case vacanze, agriturismi. In questo caso i dipendenti coinvolti sarebbero 80 mila per gli hotel e 29 mila per le altre strutture. Garavaglia non lo scrive nella lettera, ma ovviamente quelli maggiormente colpiti sono nelle città d’arte: Roma, Firenze, Venezia. Da tutelare ci sono anche i 1.200 dipendenti degli stabilimenti balneari e i 5 mila di quelli termali. Per le strutture alberghiere con più 15 dipendenti, Garavaglia ha chiesto, interventi di sterilizzazione della contribuzione o di fiscalizzazione dei relativi oneri a carico delle imprese stesse”.
Uno degli aspetti di maggior rilievo che proviene dalla richiesta del Ministro del Turismo è che l’intervento di ristori – e in particolare la proroga della cassa integrazione covid (per ulteriori 13 settimane dal 1° gennaio 2022) – debba riguardare tutte le aziende di questi micro-settori della filiera turistica senza distinzioni in base alle dimensioni (sopra/sotto 15 dipendenti).
Quanto al percorso che il Governo intende intraprendere per arrivare a definire i nuovi ristori TuttoLavoro24.it ha spiegato come occorre attendere ben due decreti (per approfondire clicca qui), uno dei quali “potrebbe essere esaminato già la prossima settimana”.
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