È online dal 1° febbraio la procedura dedicata alla trasmissione della domanda per la fruizione del bonus Inps destinato a genitori disoccupati o monoreddito con figli disabili. Si tratta di un bonus che può arrivare fino a €500 e può essere percepito anche da soggetti che percepiscono altri trattamenti assistenziali, come ad esempio la NASpI. Le due misure sono compatibili in quanto entrambe destinate ai disoccupati.
Vediamo tutti gli altri requisiti e cosa sapere.
Naspi, bonus 500 euro figli disabili: requisiti
La condizione familiare e lavorativa sono i prerequisiti per fare richiesta all’Inps del bonus fino a 500 euro.
Possono fare richiesta del contributo mensile Inps tutti quei genitori residenti in Italia che hanno un ISEE inferiore a 3.000,00 euro.
Inoltre, per riscuotere il contributo è necessario che il soggetto si trovi in uno stato o di disoccupazione, quindi senza lavoro, o che faccia parte di una famiglia monoreddito in cui il reddito di lavoro dipendente non sia superiore a € 8.145 lorde nell’anno d’imposta, oppure a € 4.800 nel caso di reddito derivante da lavoro autonomo.
Infine, conditio sine qua non è che la disabilità del figlio a carico accertata dall’Inps superi il 60%. I requisiti devono essere soddisfatti tutti, nessuno escluso.
Ricordiamo che per figlio a carico si intende il figlio che non supera come reddito personale 4.000 euro, escludendo dal calcolo del reddito l’eventuale pensione assistenziale e l’indennità di accompagnamento.
Naspi, bonus 500 euro figli disabili: importi
L’importo del bonus Inps cambia a seconda del numero di figli disabili a carico. Fino a due figli disabili l’importo ammonta a 150 euro mensili da riscuotere per tutto l’anno per ogni figlio (con due figli disabili a carico il contributo mensile sarà quindi pari a 300 euro). Se invece i figli disabili sono più di tre si può arrivare fino a un massimo di 500 euro di contributo mensile.
Naspi, bonus 500 euro figli disabili: decadenza e revoca
Il contributo mensile Inps riconosciuto ai genitori disoccupati o monoreddito, o a famiglie monoparentali con figli disabili a carico decade nel caso in cui si verifichi il decesso del figlio disabile, questo venga affidato a terzi o qualora decada l’esercizio della responsabilità genitoriale. Se il figlio venisse temporaneamente ricoverato presso istituti di cura di lunga degenza o presso altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica, il contributo sarà sospeso per tutto il periodo di ricovero.
Nell’eventualità in cui si verifichi uno dei casi sopra menzionati, il genitore ha l’obbligo di comunicazione tempestiva all’INPS.
Il contributo sarà immediatamente revocato, fermo restando la restituzione di quanto indebitamente percepito e le sanzioni previste a legislazione vigente, nel caso in cui in seguito a verifiche e controlli emerga il mancato possesso dei requisiti quali perdita/mancato stato di disoccupazione e il superamento della soglia di € 8.145,00 lordi all’anno per reddito da lavoro dipendente o quella dei €4.800,00 lordi all’anno percepiti come lavoratore autonomo.
Naspi, bonus 500 euro figli disabili: domanda e arretrati
La domanda per il bonus Inps può essere presentata rivolgendosi a un qualsiasi patronato presente sul territorio oppure in via telematica all’INPS a partire dal 1° febbraio e fino al 31 marzo 2022 utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.
Solo per le domande presentate nel 2022, il genitore richiedente può dichiarare espressamente di voler presentare la richiesta anche per il 2021 attestando, per questo ultimo anno, il possesso di tutti i requisiti previsti. In questo caso Inps pagherà anche gli arretrati.
Qualora le risorse non fossero sufficienti ad esaurire le domande, si darà la priorità ai richiedenti che hanno un ISEE più basso. A parità di ISEE sarà data priorità ai richiedenti che hanno nuclei con figli minorenni non autosufficienti, e a seguire ai richiedenti appartenenti a nuclei con figli con disabilità di grado grave e, infine, ai richiedenti con figli con disabilità di grado medio.
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