Vi avevamo anticipato nei giorni scorsi della riduzione dell’importo dell’Assegno Temporaneo di marzo per figli per via della quota che spetta per i figli minori a carico inclusa già nel Reddito di Cittadinanza (clicca qui per leggere l’articolo). Ebbene, secondo lo stesso ragionamento, adesso a ridursi è l’importo della ricarica mensile del Reddito di Cittadinanza. A comunicarlo ufficialmente è l’Inps stesso con il messaggio 1244/2022, in cui l’Istituto fornisce maggiori indicazioni su quale sia la causa di tale decurtazione.
Come è noto, quando l’Istituto calcola l’importo di RdC considera anche tutte le altre prestazioni di sostegno al reddito di cui il nucleo familiare beneficia: in questo modo Inps evita che avvengano più accrediti per una medesima categoria. Ed è proprio l’aggiunta di due nuove categorie di contributi economici nel SIUSS, (Sistema Informativo Unitario dei Servizi Sociali, usato da Inps per tenere traccia di tutte le prestazioni sociali agevolate erogate nei confronti dei cittadini) che rischia di far ridurre l’importo di RdC per alcuni nuclei familiari. D’ora in poi, infatti, queste due nuove categorie verranno prese in considerazione ai fini del calcolo del Reddito di Cittadinanza. Vediamo quali sono.
Riduzione importo RdC marzo 2022: contributo di affitto
Una parte del Reddito di Cittadinanza (la cosiddetta quota B) viene pagata alle famiglie a titolo di rimborso per le spese di affitto, per un massimo di 280 euro mensili e 3.360 euro annui. Tuttavia, tale quota di RdC non è cumulabile con il bonus affitto che i Comuni pagano utilizzando le risorse a disposizione nel Fondo nazionale sostegno delle locazioni (Legge 431/98), come stabilito da un decreto approvato il 19 luglio scorso dal ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili. Pertanto, tutti coloro i quali beneficiano del contributo affitto pagato dal Comune vedranno decurtata la mensilità di RdC.
Per questo motivo e come comunicato dall’Inps nel messaggio 1244, i dati relativi a tali contributi affitto dovranno essere trasmessi dai Comuni al SIUSS come “prestazioni periodiche”, indicando obbligatoriamente la data di inizio e fine dell’erogazione e l’importo mensile erogato al cittadino.
Riduzione importo RdC 2022: province autonome
La seconda misura introdotta nel SIUSS e che va a inficiare sul Reddito di Cittadinanza riguarda una platea di circa 8.900 beneficiari: vedranno ridotto l’importo della mensilità di RdC, infatti, i percettori abitanti nelle province autonome di Trento e Bolzano (fonte dati: YouTrend). In questo caso particolare, Inps fa riferimento a quelle misure non cumulabili che rientrano nella categoria del Siuss A1.04.03 e che vengono adottate e finanziate dalle Province autonome con “finalità analoghe a quelle del reddito di cittadinanza”. In altri termini il taglio riguarderà chi prende sussidi simili al Rdc distribuiti dalle due province autonome.
Pertanto, come si legge nel messaggio, spetterà all’ente erogatore (dunque alle Province autonome, così come nel caso del bonus affitto spettava ai Comuni), e non ai percettori, trasmettere al SIUSS le informazioni relative a tali misure a partire dall’annualità 2022.
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