Spuntano i dati delle revoche e decadenze del Reddito di cittadinanza nel bimestre gennaio-febbraio 2022.
A metterlo in luce è un report dell’Osservatorio INPS sul Reddito e Pensione di cittadinanza.
Le revoche nel periodo gennaio-febbraio 2022 hanno riguardato circa 11mila nuclei e le decadenze sono state quasi 116mila. Per un totale di circa 127mila nuclei con almeno una revoca/decadenza.
Ecco i numeri Regione per Regione (si veda colonna a destra):
Uno dei casi più frequenti di decadenza, specie se si guarda i mesi a cavallo tra gennnaio e febbraio, è la mancata presentazione della DSU, variazione componenti nucleo familiare oppure ISEE non conforme. Entro il 31 gennaio infatti i pecettori di Rdc/Pdc sono tenuti ad aggiornare la DSU, ottenendo così l’ISEE nuovo, in questo caso l’ISEE 2022.
Se viene superata la soglia ISEE di 9.360 euro il “reddito” va in decadenza, cioè viene meno uno dei requisiti. Lo stesso accade quando ci sono variazioni alla composizione del nucelo familiare del beneficiario.
Lo stesso vale anche per la revoca. L’anno scorso abbiamo assistito ad un exploit di revoche dovute principalmente all’assenza di requisiti come quello delle residenza/cittadinanza in Italia, false dichiarazioni relativamente al nucleo, al suo patrimonio, omessa dichiarazione attività lavorativa, ecc.
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