Braccianti agricoli esclusi dal nuovo Bonus 200 euro previsto dal Decreto Aiuti approvato dal Consiglio dei Ministri il 2 maggio scorso.
La notizia rimbalza dagli uffici stampa e viene lanciata via Twitter dal segretario generale della Uila-Uil, Stefano Mantegazza.
Pur apprezzando “la decisione del governo – si legge nella nota –, presa dopo l’incontro con i sindacati, di prevedere un bonus “una tantum” anti-inflazione di 200 euro a favore di tutti i lavoratori, anche autonomi e dei pensionati con redditi fino a 35.000 euro”, il nuovo “Assegno energia” di 200 euro rischia di essere inaccessibile da parte dei lavoratori agricoli, in particolare i braccianti stagionali.
“La scelta di erogare questo importo con la busta paga di giugno risulta quanto mai opportuna per i lavoratori a tempo indeterminato” prosegue Mantegazza, “rischia invece di essere impraticabile per i lavoratori stagionali, in particolare quelli più precari come gli oltre 900.000 braccianti agricoli“.
I braccianti alternano periodi di lavoro e di non lavoro, per cui non tutti hanno una busta paga con continuità. Ecco perchè il sindacato chiede l’erogazione da parte dell’INPS, con le stesse modalità del Bonus 800 euro erogato nel corso del 2021: “per loro e per tutti i lavoratori stagionali chiediamo al governo che l’erogazione avvenga con le modalità già definite in occasione dei bonus Covid. È l’unico modo certo per consentire ai lavoratori più precari e con i redditi più bassi di poter usufruire anch’essi di questo importante sostegno”.
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