Nei mesi scorsi TuttoLavoro24.it aveva segnalato l’attivazione di un nuovo contributo mensile. Previsto dalla Legge di Bilancio del 2021 e istituito poi con decreto del 12 ottobre 2021 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il contributo è destinato in favore del genitore disoccupato o monoreddito con figli disabili a carico.
Un bell’aiuto per tutte quelle famiglie il cui ISEE non supera i 3.000 euro e in cui sia presente un figlio con disabilità accertata di almeno il 60%. Considerando inoltre che il Bonus è compatibile e cumulabile anche con il Reddito di Cittadinanza. Gli altri requisiti sono ben indicati nella Circolare Inps n. 39, con cui l’istituto ne ha spiegato tutti i dettagli. L’importo del bonus può variare a seconda del numero di figli disabili a carico:
- 150 euro spettano nel caso in cui ci sia un solo figlio disabile a carico;
- 300 euro se i figli disabili a carico sono due;
- 500 euro con almeno 3 figli disabili a carico.
Il contributo, inoltre, sarà retroattivo: pertanto, in caso di accoglimento, il bonus mensile verrà riconosciuto per tutte le mensilità dal 2021 al 2023. È bene specificarlo: in caso di accoglimento. Ebbene sì, perché di questo contributo ancora non c’è traccia.
Bonus disabilità 500 euro: quando arriva?
Le domande sono state aperte da Inps a febbraio 2022 e sono rimaste attive fino al 31 marzo scorso. Eppure, a 2 mesi di distanza dalla scadenza, Inps non ha ancora fornito un esito.
Tutti coloro che ne hanno presentato domanda, infatti, lamentano di non aver ancora ricevuto risposta da parte di Inps. Se il Bonus spetta non decade (la revoca e la decadenza infatti sono previste solo in questi casi), ma finché la domanda non viene accolta certamente questo non viene erogato.
Molte famiglie hanno contattato l’Istituto, finora senza risultato. Finalmente però, dopo tanta attesa, sembra si inizi a vedere la luce in fondo al tunnel. La conferma arriva direttamente da Inps, che sollecitato da un utente in attesa da quasi 3 mesi ha così risposto via mail:
“La invitiamo ad attendere. Si sta ultimando l’elaborazione delle domande.”
Risposta vaga che non fornisce alcun indizio su quando inizierà il pagamento. Tuttavia, una dimostrazione di come l’Istituto sia davvero al lavoro per cercare di dare un esito il prima possibile alle centinaia di domande presentate.
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